Lo votano tutti i consigli dei 37 Comuni appartenenti all’Usl 22. È il documento unitario e concertato con cui la Conferenza dei sindaci presenta osservazioni e modifiche alla proposta di legge 23, la riforma del sistema sanitario voluta dal governatore Luca Zaia e che vede al centro del nuovo modello l’istituzione dell’Azienda Zero.
È partito con il voto martedì sera Castelnuovo, ieri Sona, oggi lo faranno Sommacampagna, Bardolino, Malcesine e altri, e di seguito entro l’8 novembre tutti gli altri Comuni. E pare stia per essere perfezionato lo stesso documento anche dalle altre due Usl veronesi, la 20 e la 21. Insomma una mobilitazione di massa dei sindaci che chiedono venga rivista la proposta di legge. L’Azienda Zero è il perno della protesta: «Si attribuiscono troppi poteri a questo ente», scrive la Conferenza nel documento. «I sindaci non conteranno più niente e sono loro a rispondere della Sanità sul proprio territorio – sottolinea il primo cittadino di Castelnuovo Giovanni Peretti – Questa legge è contraria al federalismo e concentra tutto nelle mani del governatore». Sono sei i punti del documento di modifica alla legge: al secondo si parla della riduzione del numero delle Usl. «Noi della provincia di Verona ci troveremo con una Usl da un milione di abitanti – sottolinea la presidente della Conferenza dell’Usl 22, il sindaco di Sommacampagna Graziella Manzato – Una dimensione troppo vasta per una programmazione ottimale e nel contempo non sono stati attivati gli ambulatori integrati di medicina generale, gli ospedali di Comunità, la cosiddetta medicina territoriale». E la preoccupazione è anche quella che il settore sanitario fagociti le risorse destinate al Sociale e che i Comuni non possano più partecipare alle decisioni di programmazione. Nel documento, infatti, esprimono netta contrarietà anche all’eliminazione del Direttore dei Servizi Sociali. I sindaci, poi, chiedono venga presentato un piano di fattibilità di tutta la riforma, evidenziando la provenienza dei risparmi, «che dovranno mantenere equilibrio tra diminuzione di costi e riutilizzo a favore dei servizi socio-sanitari». Di tutto questo i 5 sindaci dell’esecutivo dell’Usl 22 ne discuteranno con l’assessore alla Sanità del Veneto, Luca Coletto, nell’incontro al distretto previsto nel pomeriggio di lunedì 2 novembre. Tra gli argomenti anche l’ospedale di Bussolengo, con tutta la tensione del sindaco Paola Boscaini, che dice: «L’ospedale è sempre più vuoto, vengono eliminati i servizi, la gente è sempre più scontenta, è previsto venga portato tutto a Villafranca, ma non c’è nessun collegamento che consenta di andarci». E il comitato di difesa dell’ospedale si dice già pronto a scendere in piazza.
Annamaria Schiano Il Corriere del Veneto – 29 ottobre 2015