eBay ha bloccato in tutto il mondo la vendita di sorbitolo ma siamo sicuri che qualche altra dose adulterata non stia ancora circolando?
«Quello di Barletta è un episodio gravissimo ma che dovrebbe essere circoscritto. Non c’è alcun allarme sanitario. Uso il condizionale perché stiamo attendendo i risultati completi delle analisi ma allo stato non esiste alcuna contaminazione. Siamo in presenza di un caso di doppia irregolarità. Prima di tutto a Barletta è stato usato del sorbitolo industriale in modo improprio. In secondo luogo dalle informazioni che ci arrivano dalla regione Puglia sembra che l’ambulatorio non fosse nemmeno autorizzato».
Un doppio abuso insomma. E i controlli?
«In Italia abbiamo un buon sistema di monitoraggio. Non a caso dal 2005 sono stati sequestrati oltre 3 milioni tra fiale e compresse. Ma è chiaro che i controlli vanno potenziati».
Intanto su Internet si vende di tutto in farmacie spesso abusive. Avete pensato a come intervenire?
«Diciamo subito che la vendita on-line dei farmaci è già oggi vietata. Le farmacie autorizzate possono vendere solo integratori, tra i quali rientra anche il sorbitolo, oppure prodotti estetici ma non medicinali veri e propri. Ma non è facile impedire il commercio on-line. Anche se grazie ai controlli in Italia abbiamo la percentuale di medicinali contraffatti più bassa d’Europa. Però occorre anche informare i cittadini affinché non sottovalutino i rischi».
E inasprire le sanzioni?
«È più importante intensificare controlli e vigilanza da un lato ed educare i cittadini a un uso più appropriato di internet dall’altro. Che senza mezzi termini significa non acquistare alcun farmaco on line».
Anche in farmacia si correre qualche rischio. I Nas sequestrano anche principi attivi farmaceutici contraffatti, inconsapevolmente utilizzati dall’industria farmaceutica in assenza di controlli nei Paesi di produzione…
«Questo è un altro tipo di problema, che riguarda soprattutto i nuovi grandi produttori di principi attivi farmaceutici come Cina ed India. Abbiamo già avviato un confronto con le autorità di questi Paesi perché è indispensabile la loro collaborazione per garantire controlli di maggiore garanzia sulle produzioni».
A giorni incontrerete le Regioni per siglare il nuovo Patto per la salute. Sono in arrivo i ticket sui ricoveri e sul cibo spazzatura?
«Quello sui ricoveri è ipotizzabile ma bisogna capire poi quanto praticabile. Sulla tassazione del cosiddetto junk food c’è già un consenso largo. Si tratta ora di tradurlo in pratica».
la stampa – 27 marzo 2012