«El tacòn xe pèso del sbrego», lo dichiara in una nota il vicecapogruppo della Lista Tosi in Consiglio regionale, Andrea Bassi, commentando quanto accaduto in Commissione Sanità, dove martedì è stato deciso di sospendere, dopo circa 90 minuti di dibattito, i lavori al fine di poter preparare una risposta circostanziata ad alcuni rilievi mossi da alcuni consiglieri in merito alla natura giuridica dell’Azienda Zero, al suo inserimento all’interno del Servizio Sanitario Regionale, alle funzioni e responsabilità all’interno della stessa e al dimensionamento economico della norma finanziaria.
«La proposta – dice Bassi – viene completamente stravolta dal maxiemendamento presentato dalla maggioranza (o da una parte di essa?) e resa quasi irriconoscibile rispetto all’originale. Alla fine di questo scontro non si capisce più di chi sia figlia la proposta iniziale e chi sono coloro che la stanno frettolosamente disconoscendo; e non si capisce più nemmeno chi siano gli estensori del maxi-emendamento definito della maggioranza, ma che evidentemente è stato redatto solo da una parte di essa. Un’idea però io me la sono fatta: siccome oggi si è capito inequivocabilmente che i contenuti del maxi-emendamento non erano stati definiti né dal direttore Mantoan né dal presidente Zaia (e dal resto della Giunta), è evidente che lo stesso è stato scritto dall’assessore Coletto con la collaborazione del presidente della Commissione Boron e di alcuni consiglieri di maggioranza. Quello che è emerso oggi – conclude Bassi – non è quindi solo un contrasto Mantoan/Coletto, ma un dissidio ben più ampio all’interno della maggioranza. È evidente che questi, viste le grandi proteste provenienti dal territorio verso la proposta originaria, hanno tentato goffamente di metterci una pezza. Ma la pezza da loro ideata ha generato un cortocircuito pazzesco, un ibrido che rischia di funzionare peggio della proposta originaria»
19 novembre 2015