L’ex premier interviene per rinnovare la fiducia al gruppo dirigente. Ma nel partito dilagano gli scontri. La Russa se la prende con Stracquadanio. Cicchitto torna a minacciare il passaggio all’opposizione
“Continuo ad avere fiducia in un gruppo dirigente con il quale ho combattuto cento battaglie. E’ rafforzando il nostro movimento che si può cambiare, innovare, aggregare forze giovani e nuove. No alla sua disgregazione”. Silvio Berlusconi decide di intervenire con questa nota, mentre il marasma sembra essersi impossessato del Pdl. Il capogruppo alla Camera, Fabrizio Cicchitto, torna a minacciare il passaggio all’opposizione: “Va posto un problema di fondo – dice – o in tempi brevi-medi da un lato Monti segna una svolta e nel contempo si aggrega un vasto schieramento di moderati e riformisti, oppure il Pdl non può rimanere a metà del guado e deve passare all’opposizione”. Mentre il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, avverte il governo: “Una frettolosa ratifica del fiscal compact in Parlamento è impensabile”.
L’ex ministro Ignazio La Russa, invece, se la prende con Giorgio Stracquadanio che ha parlato di un partito che rischia di diventare preda delle falangi degli ex An: “Stracqua chi…? Non l’ho letto. Non leggo Stracquadanio. Lo leggerò quando alle elezioni ci saranno almeno dieci persone che lo voteranno…”. Questo mentre continua il pressing dei cosiddetti formattatori, i giovani del Pdl, che vogliono resettare il partito e ricostruirlo su basi nuove. Per ora continuano a considerare Alfano il loro interlocutore principale ma hanno dato al segretario solo un mese di tempo per attuare l’invocata svolta.
ilsole24ore.com – 4 giugno 2012