Int?ossicazion?e alimentare in una mensa. Si sospetta che parte dei tranci fosse avariata.
Pochi minuti e la pelle s’arrossa. Chiazze in volto, problemi nella respirazione. E’ un attimo: il tonno all’istamina, praticamente un veleno, produce questi effetti. E undici persone, per una presunta intossicazione alimentare dovuta al tonno con l’istamina (carne di pesce avariata che sprigiona una sostanza dannosa), sono state ricoverate in ospedale. Accade all’ora di pranzo, l’altro giorno in un paese della provincia. Mensa privata, ci sono centinaia di utenti. Si servono in media 500 pasti al giorno. Un’ottantina mangia il tonno alla griglia, un piatto non particolarmente innovativo. Ma qualcosa non va: undici persone accusano forti malesseri, vengono subito portate in pronto soccorso a Bentivoglio. Altre probabilmente nemmeno si sono accorte di essere rimaste lievemente intossicate, ipotizza l’Ausl.
IL DIPARTIMENTO di sanità pubblica ricostruisce il menu degli intossicati e scopre che sì, un minimo comune denominatore c’è in questi strani casi di intossicazione, è il tonno alla griglia. Nausea, eruzioni cutanee e capogiri. Sono tutti tenuti in osservazione fino a sera, poi arrivano le dimissioni e le terapie. Già nel pomeriggio di ieri tutto il tonno presente nella mensa è stato sequestrato e alcuni campioni sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico per le analisi del caso. Non solo: gli uomini guidati da Fausto Francia hanno anche fatto visita allo stabilimento in regione che ha distribuito il tonno fresco sottovuoto. L’ipotesi è che nella catena del freddo, parte del lotto sia andata in decomposizione. Basta infatti che le procedure non siano rispettate di un millimetro perché la carne rossa di pesce presenti problemi. Ma cosa si deve fare in caso di intossicazione alimentare? Gli esperti, se il caso è grave, consigliano l’immediato contatto con il medico di fiducia o un sanitario in pronto soccorso. Se invece la situazione non è tragica, il primo suggerimento è quello di bere molti liquidi per non rischiare la disidratazione a causa della conseguente diarrea e vomito.
INOLTRE bisogna fare attenzione a non bere a grandi sorsi e velocemente. Contro la perdita di potassio, sodio e glucosio, si può preparare in casa una bevanda reidratante. Va invece consultato sempre il medico di fiducia prima di prendere qualsiasi medicinale; anche gli antiacidi, per esempio, nonostante aiutino a ridurre l’acidità di stomaco, indeboliscono le difese antibatteriche.
Il Resto del Carlino – 2 febbraio 2013