Campolibero. Vino e bufale campane, da domani in vigore le nuove norme. “Meno burocrazia per dare competitività”
Maurizio Tropeano. Annunciate con grande enfasi la scorsa settimana le norme che nelle intenzioni del governo e del ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, dovrebbero «permettere di sviluppare l’occupazione in agricoltura» diventeranno operative da domani. Il Capo dello Stato ha chiesto al governo di togliere dal decreto legge sulla Pubblica amministrazione le norme non omogenee. E così è stato: le prime misure di Campolibero, infatti, sono state inserite nel decreto competitività che dovrebbe essere pubblicato domani sulla Gazzetta Ufficiale.
Adesso le misure che per Martina «liberano i nostri imprenditori da burocrazia inutile, aumentano la competitività delle aziende e danno la possibilità di creare nuovi posti di lavoro» dovranno affrontare la prova parlamentare e poi quella dei mercati.
Che cosa cambia? Per il mondo del vino la semplificazione prevista va incontro ad una serie di richiesta avanzate nel corso degli anni dagli operatori. È prevista l’estensione dell’uso della diffida prima delle sanzioni amministrative. Nel 2013 l’Ispettorato repressione frodi del Ministero ha elevato 2114 contestazioni. Numero che potrebbe essere ridotto con un avvertimento alle aziende per mettersi in regola. Introdotta la dematerializzazione del registro delle sostanze zuccherine: controlli più semplici e registri trasparenti, perché saranno tenuti in ambito pubblico e messi a disposizione degli organi di controllo.
Sono previste regole più semplici ad esempio per un’azienda vitivinicola che produce anche miele o confetture e che ha bisogno di detenere zucchero o alcol per la trasformazione di prodotti agricoli dell’azienda stessa. Con le nuove norme potrà detenere zucchero in locali intercomunicanti con la cantina, e non avere uno stabilimento separato per la produzione. Di fatto si introduce un notevole beneficio per le aziende che fanno attività agri-turistiche.?Con le nuove norme viene anche ampliata la gamma di prodotti che si possono realizzare nelle cantine: dove nascono i vini aromatizzati si potranno trasformare anche bevande spiritose (quelle derivate da miscelazione a freddo ingredienti senza distillazione). Per lo stoccaggio di sottoprodotti da vinificazione, dunque, non è più necessaria l’autorizzazione ma basta una semplice comunicazione.
Campolibero, poi, introduce norme più certe per la produzione di mozzarella di bufala campana Dop e abroga le norme che impongono che la produzione deve essere effettuata in stabilimenti separati da quelli in cui ha luogo la produzione di altri tipi di formaggi o preparati alimentari.
La Stampa – 22 giugno 2014