Cani, gatti e furetti ma anche piccoli volatili, hanno viaggiato sulle Frecce nei mesi estivi: 60 mila animali, uno su 5 era un cane di grossa taglia e ha, dunque, pagato regolare biglietto scontato del 50%.
Numeri in crescita nel terzo anno dall’accordo con Trenitalia, come ha spiegato l’onorevole Michela Vittoria Brambilla in rappresentanza della federazione italiana associazioni diritti animali e ambiente, ieri mattina, incontrando il direttore della Divisione passeggeri alta velocità di Trenitalia, Gianfranco Battisti. «Tra giugno e agosto siamo al 10% in più e 150 mila sono gli animali saliti sulle Frecce da inizio anno — ha commentato l’ex ministro —. Cifre che confermano l’alto gradimento dei viaggiatori, anche stranieri. Una battaglia epocale dei movimenti animalisti è stata vinta. Liberalizzare l’accesso degli animali da compagnia sui treni è una scelta di civiltà compiuta nel rispetto di tutti: proprietari di cani e non. Ha reso più semplice la vita di tante famiglie, ha fatto bene al turismo e ha contribuito a ridurre il fenomeno dell’abbandono». Il biglietto deve essere acquistato e collegato a quello del proprietario. Prima di partire, occorre attrezzarsi con museruola, guinzaglio, libretto sanitario e certificato di iscrizione all’anagrafe canina o passaporto. Viaggiano gratis i cani guida di persone non vedenti e quelli di piccola taglia (meno di 10 chili), custoditi nel trasportino. «Prima di questo accordo potevano viaggiare solo i cani di piccola taglia in appositi box», ha aggiunto Battisti. «Crediamo di avere creato un’offerta turistica più inclusiva e una cultura animal-friendly». Gli animali possono viaggiare anche su regionali e intercity se muniti di museruola e guinzaglio.
Il Corriere della Sera – 16 settembre 2014