C’è un orso che scorrazza attorno al Cansiglio, macina chilometri ogni notte e si nasconde tra le fronde, ma non è il noto orso Madi che si palesava di tanto in tanto nei mesi scorsi e divorava le pecore degli allevamenti. Questo è un esemplare ancor più imponente, ma non sarebbe pericoloso, né si sarebbe avvicinato ai centri abitati.
L’hanno scoperto gli agenti della polizia provinciale che, scorrendo le immagini delle fototrappole piazzate nei boschi di Sarmede, si sono imbattute in un gigantesco plantigrado che azzannava il corpo senza vita di un capriolo, facendone un lauto pasto. Il Cansiglio è ormai diventato linea di migrazione, in quell’area verde e selvaggia che si allarga anche a Trentino, Friuli e Slovenia.
Il video risale a venerdì, alle tre del mattino. Si vede la bestia che si avvicina alla carcassa di capriolo e la divora. Poi si allontana, e riprende il suo cammino. Il sopralluogo della polizia provinciale ieri mattina ha riscontrato anche tracce di pelo fra i rovi.
«La vigilanza ha piazzato delle fototrappole in alcuni punti sensibili del Cansiglio, sugli alberi e gli arbusti, dopo il passaggio dell’orso Madi – spiega l’assessore alla protezione civile Mirco Lorenzon -. Era necessario monitorare l’area e gli animali, come cinghiali e cervi, ma anche orsi che sono soliti tornare sugli stessi tragitti a ogni stagione. Questo poi è il periodo in cui escono dal letargo. Faremo altri approfondimenti».
Dalle immagini si vede anche che l’orso non ha il collare, che permette alle guardie forestali di monitorare gli spostamenti degli animali: non si può sapere dove sia, un orso di quella stazza percorre anche 40 chilometri al giorno. «Siamo già stati fortunati ad averlo immortalato» chiude Lorenzon, e tranquillizza i trevigiani: «L’orso non è un animale pericoloso, quando sente dei rumori scappa, ma se viene infastidito e aggredito cerca di difendersi»
Il Corriere del Veneto – 19 aprile 2015