In occasione del 21 giugno, giorno del solstizio, in Cina è tradizione festeggiare l’inizio dell’estate con spezzatino di carne di cane servito con litchi e liquore di grano.
CASTELFRANCO – Nell’arco di una settimana, a ridosso del solstizio d’estate, una decina di cani sono scomparsi misteriosamente dalle abitazioni dei rispettivi padroni. Le associazioni animaliste di Treviso, che hanno presentato un esposto ai carabinieri di Castelfranco e Montebelluna, puntano il dito contro la comunità cinese trevigiana. Il motivo? In occasione del 21 giugno, giorno del solstizio, in Cina è tradizione festeggiare l’inizio dell’estate con spezzatino di carne di cane servito con litchi e liquore di grano.
Ad insospettire gli animalisti il fatto che le sparizioni siano avvenute ad Altivole, Barcon e Fanzolo di Vedelago, zone in cui è massiccia la presenza di attività produttive cinesi e di cittadini dell’estremo oriente. «Molte famiglie sono disperate per la sparizione dei loro cani – ha affermato l’eurodeputato Andrea Zanoni, vice Presidente dell’Intergruppo per il Benessere e la Conservazione degli Animali al Parlamento europeo – e temono seriamente che possano divenire la vettovaglia di qualche banchetto o ristorante. Senza tralasciare l’aspetto che se questo veramente fosse accaduto, configurerebbe un reato gravissimo di maltrattamento e uccisione di animali. Invito le autorità a compiere indagini approfondite. Ho sottoscritto l’esposto come Presidente della LAC del Veneto perché fatti del genere indignano e richiedono al più presto chiarezza». In Cina, sostengono gli animalisti, in occasione del solstizio d’estate sono circa 10 mila i cani macellati e mangiati per la ricorrenza in un solo giorno. Cani catturati in strada, rubati ai proprietari o allevati per uso alimentare. Secca la smentita della comunità cinese trevigiana, secondo la quale questa tradizione, che appartiene alle regioni meridionali della Cina, non è affatto diffusa tra i cittadini presenti in Italia.
Corriere del Veneto – 27 giugno 2013