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Collegato ambientale, semplificazioni per gli allevamenti sui rifiuti veterinari. Eliminati una serie di adempimenti che interessano le imprese zootecniche

Nuove norme in materia di semplificazione del trattamento dei rifiuti speciali per talune attività economiche a ridotto impatto ambientale, tra cui le imprese agricole, che producono rifiuti pericolosi, quali aghi, siringhe ed oggetti taglienti usati.

L’articolo 69 del cosiddetto “Collegato ambientale” (Ddl 1676-A), licenziato in Senato e tornato nuovamente alla Camera (C 2093-B) per l’approvazione definitiva, elimina una serie di adempimenti che, soprattutto per le imprese zootecniche, interessano il settore dei rifiuti veterinari.

La norma prevede la possibilità di trasportare i rifiuti indicati, in conto proprio, per una quantità massima fino a 30 chilogrammi al giorno, verso un impianto che effettua operazioni autorizzate di smaltimento.

L’obbligo di registrazione nel registro di carico e scarico dei rifiuti e l’obbligo di comunicazione al Catasto dei rifiuti tramite il modello unico di dichiarazione ambientale, di cui al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, si intendono assolti, anche ai fini del trasporto in conto proprio, attraverso la compilazione e conservazione, in ordine cronologico, dei formulari di trasporto di cui all’articolo 193 del medesimo decreto.

I formulari possono essere conservati presso la sede dei soggetti esercenti le attività o tramite le associazioni imprenditoriali interessate o società di servizi di diretta emanazione delle stesse, mantenendo presso la sede dell’impresa copia dei dati trasmessi.

Il Punto Coldiretti – 23 novembre 2015 

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