Quanto sappiamo di questo alimento? Quali prospettive potranno aprire la clonazione animale o la sintesi in provetta? Gli aspetti scientifici, innovativi, legislativi e del controllo ufficiale in una giornata di approfondimento a Castelvecchio organizzata da Simevep, Ulss 20 e Università di Padova. Gli articoli di Quotidiano sanità e Nord Est Sanità
La carne, il ruolo che ha avuto come alimento nella storia dell’uomo e le prospettive aperte oggi dallo sviluppo scientifico e dalle innovazioni tecnologiche saranno al centro del convegno “La ‘buona carne’… un patrimonio da proteggere e conoscere meglio”, organizzato da Società italiana di medicina veterinaria preventiva, Università degli studi di Padova, Ulss 20, Associazione Vincenzi e Ifne, che si terrà il 26 settembre nella sala convegni del Circolo ufficiali di Castelvecchio a Verona.
Una giornata di approfondimento che spazierà ogni aspetto del “pianeta carne”: dal quelli storici a quelli legislativi, dalle tecniche di allevamento, ai nuovi sistemi per migliorare la naturale frollatura e la qualità microbiologica delle carni. Senza tralasciare neppure i sistemi di controllo e di approvvigionamento nelle Forze armate o gli aspetti giuridici in base ai quali i consumatori possono far valere i propri diritti.
In apertura dei lavori, dopo la presentazione del convegno da parte del responsabile Simevep del Veneto, Roberto Poggiani, sarà il sindaco di Verona, Flavio Tosi, a portare il saluto ai partecipanti. Quindi la parola ai relatori: Silvio Borrello, direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute; Fausto Capelli, giurista ed esperto di diritto alimentare, Valerio Giaccone, ordinario di Ispezione e controllo dei prodotti alimentari di origine animale dell’Università degli di Padova; Enrico Mancini, consulente Veterinario delle forze operative terresti; Riccardo Murari, Responsabile del Servizio igiene alimenti di origine animale dell’Ulss 20 di Verona, Severino Segato del Dipartimento di medicina animale, produzioni e salute dell’Università di Padova.
Non mancheranno i motivi di discussione. Quali prospettive, ad esempio, potrà aprire la clonazione degli animali da carne? E cosa pensare della sintesi di carne direttamente in provetta? “Quello della carne è un mondo solo in apparenza semplice – ha osservato Giaccone – Noi sappiamo che le qualità sensoriali e nutrizionali della carne giocano un ruolo decisivo nella scelta dei consumatori, ma non conosciamo ancora a fondo i fattori che condizionano queste due qualità. Quanto sappiamo, per esempio, dei meccanismi della frollatura delle carni? Negli ultimi anni sono stati brevettati nuovi e finora impensabili sistemi per mantenere meglio le carni, per stabilizzarne il colore e aumentarne tenerezza, succosità e valore nutrizionale”.
vai all’articolo su Quotidiano sanità – 24 settembre 2013
Nutrizione: la buona carne, alimento da conoscere meglio
In convegno a Castelvecchio si parlerà anche di clonazione e sintesi in provetta
Carne, uno degli alimenti più discussi. Quanto sappiamo in realtà di questo alimento? E quali prospettive potranno aprire la clonazione animale o la sintesi in provetta? Gli aspetti scientifici, innovativi, legislativi e del controllo ufficiale in una giornata di approfondimento a Verona organizzata da Simevep, Ulss 20 e Università di Padova.
La carne, il ruolo che ha avuto come alimento nella storia dell’uomo e le prospettive aperte oggi dallo sviluppo scientifico e dalle innovazioni tecnologiche saranno al centro del convegno “La ‘buona carne’… un patrimonio da proteggere e conoscere meglio”, organizzato da Società italiana di medicina veterinaria preventiva, Università degli studi di Padova, Ulss 20, Associazione Vincenzi e Ifne, che si terrà il 26 settembre nella sala convegni del Circolo ufficiali di Castel Vecchio a Verona.
Una giornata di approfondimento che spazierà ogni aspetto del “pianeta carne”: dal quelli storici a quelli legislativi, dalle tecniche di allevamento, ai nuovi sistemi per migliorare la naturale frollatura e la qualità microbiologica delle carni. Senza tralasciare neppure i sistemi di controllo e di approvvigionamento nelle Forze armate o gli aspetti giuridici in base ai quali i consumatori possono far valere i propri diritti.
In apertura dei lavori, dopo la presentazione del convegno da parte del responsabile Simevep del Veneto, Roberto Poggiani, alle 9.15, sarà il sindaco di Verona, Flavio Tosi a portare il saluto ai partecipanti. Quindi la parola ai relatori: il dottor Silvio Borrello, direttore generale per l’igiene e la sicurezza degli alimenti e la nutrizione del Ministero della Salute; l’avvocato Fausto Capelli, giurista ed esperto di diritto alimentare, il professore Valerio Giaccone, ordinario di Ispezione e controllo dei prodotti alimentari di origine animale dell’Università degli di Padova; il tenente colonnello Enrico Mancini, consulente Veterinario delle forze operative terresti; il dottor Riccardo Murari, Responsabile del Servizio igiene alimenti di origine animale dell’Ulss 20 di Verona, il dottor Severino Segato del Dipartimento di medicina animale, produzioni e salute dell’Università di Padova.
Non mancheranno i motivi di discussione. Quali prospettive, ad esempio, potrà aprire la clonazione degli animali da carne? E cosa pensare della sintesi di carne direttamente in provetta?
«Quello della carne è un mondo solo in apparenza semplice – osserva il professor Giaccone -. Noi sappiamo che le qualità sensoriali e nutrizionali della carne giocano un ruolo decisivo nella scelta dei consumatori, ma non conosciamo ancora a fondo i fattori che condizionano queste due qualità. Quanto sappiamo, per esempio, dei meccanismi della frollatura delle carni? Negli ultimi anni sono stati brevettati nuovi e finora impensabili sistemi per mantenere meglio le carni, per stabilizzarne il colore e aumentarne tenerezza, succosità e valore nutrizionale».
vai all’articolo su Nord Est Sanità – 24 settembre 2013