Consiglio regionale veneto, “dolce aprile”: tra festività e fiere saltano le sedute d’aula e di commissione. Questa settimana solo due giorni operativi
Com’è dolce aprile a Ferro Fini. Prima c’è Vinitaly, poi arrivano Pasqua e Pasquetta, quindi è la volta di San Marco/Liberazione. E così, siccome il calendario è fìtto di ricorrenze sul territorio, l’agenda è sgombra di impegni a Palazzo: «Ma finora abbiamo lavorato sodo», assicura il presidente Roberto Ciambetti (Lega Nord). Eppure un cittadino che ieri mattina avesse voluto sapere cosa fanno i consiglieri regionali questa settimana, dalla consultazione dell’agenda istituzionale pubblicata sul sito web dell’ente avrebbe ricavato una certa dose di delusione, oppure di invidia, o magari di indignazione, a seconda della sensibilità: l’unico giorno cerchiato era infatti quello di oggi, con la commissione Sanità al mattino e la seduta d’aula al pomeriggio, dopodiché tutti in vacanza. Lectio brevis, anzi brevissima, si sarebbe detto a scuola, mentre qui si parla dell’assemblea legislativa del Veneto, i cui componenti – giova ricordarlo – percepiscono un emolumento netto mensile di circa ottomila euro. In realtà poi all’ora di pranzo, quando tuttavia l’annuncio della settimana corta-cortissima era già stato ufficialmente diffuso anche dall’ufficio stampa di Ferro Fini, è arrivata la convocazione della commissione Territorio per giovedì mattina.
«C’è stato un problema tecnico – precisa il presidente Francesco Calzavara (Zaia Presidente) – per cui non è stato possibile comunicarlo prima. È vero però che non avremo sedute nella settimana del 25 Aprile, in quanto saremo via qualche giorno sia io che il mio vice».
Annuisce e aggiunge lo stesso Andrea Zanoni (Partito Democratico): «Ci riaggiomeremo ai primi di maggio, ma la richiesta è arrivata pure da altri consiglieri che saranno in vacanza. Vedo però che altre commissioni non lavorano in questi giorni, per esempio quella sulla Caccia…».
Un’allusione al suo acerrimo antagonista Sergio Berlato (Fratelli d’Italia), che conferma e chiarisce: «Dal momento che ci occupiamo anche di agricoltura, diversi consiglieri mi hanno chiesto di saltare questa settimana, in modo da poter andare a Vinitaly. Personalmente ci sono già stato, quindi mercoledì sarò in ufficio. Ma ho ritenuto giusto accogliere la loro esigenza, come risulta dal verbale».
Una decisione che potrebbe essere apprezzata perfino dalla sua arcinemica Elena Donazzan (Forza Italia), a Verona con mezza giunta (convocata dopo mercoledì), governatore Luca Zaia in testa: «Un consigliere regionale non può non partecipare alla più importante rassegna enologica».
Non ha invece voluto sentire scuse Fabrizio Boron (Zaia Presidente), presidente della commissione Sanità, determinato a ignorare eventi e festività: «Sono figlio di operai, sono abituato a lavorare, come ho risposto a quelli che si stupivano perché li convocavo anche la settimana di Pasqua. Chi? Un fronte trasversale, a 360 gradi». «Diciamo allora a 270 – lo corregge Jacopo Berti – perché noi del Movimento 5 Stelle non abbiamo domandato nulla del genere ed anzi eravamo pronti ad un consiglio anche il martedì dopo Pasquetta». Ciambetti spiega che sarà difficile: «Avremmo dovuto fissare il termine per gli emendamenti a Giovedì Santo…». «Motivazione tecnica», ribadisce il vicepresidente Bruno Pigozzo (Partito Democratico). La decisione definitiva sarà presa oggi dalla conferenza dei capigruppo. Di sicuro in questi giorni non si riunirà la commissione Vigilanza: «Ma noi non abbiamo mica una scadenza settimanale…», puntualizza il presidente Gianpiero Possamai (Lega Nord).
Il Gazzettino – 11 aprile 2017