Per la nuova edizione del «conto annuale del personale» della Pa le istruzioni quest’anno arrivano a braccetto con la proroga. Il rimpallo tecnico della circolare ha allungato i tempi, mentre ancora si aspetta la pubblicazione definitiva delle Linee guida di Funzione pubblica sulla programmazione dei fabbisogni di personale, e la trafila è andata lunga. Risultato: la circolare 18/2018 della Ragioneria generale spiega che amministrazioni, centrali e locali, hanno tempo dal 21 al 31 maggio per inserire nel cervellone elettronico tutti i dati su età, anzianità, caratteristiche e retribuzioni del loro personale. Ma un comunicato sposta i termini al 25 giugno spiegando che «il completamento della procedura amministrativa» per la circolare «ha richiesto tempi più lunghi degli scorsi anni».
I tempi supplementari servono alle circa 10mila amministrazioni coinvolte dal monitoraggio anche per ragionare sulle novità del censimento . Sotto esame finisce in particolare la «tabella 15», quella sui fondi per la contrattazione integrativa (i dati vanno pubblicati anche sul sito istituzionale di ogni amministrazione per rispettare gli obblighi di trasparenza), mentre nella tabella 13 si modifica il calcolo degli arretrati. Nel monitoraggio dovranno poi entrare anche i piani triennali sul fabbisogno di personale, che attuano la programmazione con cui la riforma Madia sostituisce per tutti le piante organiche. Su tutto dovranno vigilare i revisori dei conti.
Gianni Trovati – Il Sole 24 Ore – 24 maggio 2018