
Coronavirus, arriva il nuovo Dpcm del presidente Conte. Regole valide fino al 7 ottobre, nessun allentamento. Obbligo di mascherina all’aperto dalle 18
Intanto arrivano attraverso una circolare dei ministeri del Lavoro e della Salute i chiarimenti molto attesi dal mondo della scuola sulla definizione di lavoratore fragile: il solo parametro dell’età non costituisce elemento sufficiente per definire uno stato di fragilità, la maggiore fragilità nelle fasce di età più elevate della popolazione va intesa congiuntamente alla coesistenza di più patologie, soprattutto a carico degli apparati cardiovascolare, respiratorio, renale, da malattie dismetaboliche, a carico del sistema immunitario e oncologiche. Ecco perchè, secondo la circolare, il concetto di fragilità «va individuato in quelle condizioni dello stato di salute del lavoratore rispetto alle patologie preesistenti che potrebbero determinare, in caso di infezione, un esito più grave o infausto». E quindi «non è rilevabile – secondo il ministero della Salute – alcun automatismo tra le caratteristiche anagrafiche e di salute del lavoratore e la eventuale condizione di fragilità». A questo punto i lavoratori fragili nella scuola non saranno presumibilmente numeri enormi anche se comunque i sindacati della scuola chiedono di colmare una lacuna normativa che riguarda sia l’assenza di chi non può lavorare né in presenza né a distanza (come i collaboratori scolastici) sia la gestione di chi non può lavorare in presenza ma potrebbe farlo a distanza (è il caso del personale tecnico amministrativo e docenti).