Da veterinaria a medicina, via ai test per 19mila posti. Per la prima volta anticipo ad aprile, studenti male informati
Scattano domani i test per l’ammissione alle facoltà a numero chiuso degli atenei pubblici, per la prima volta anticipati ad aprile. Fino a giovedì, 83mila aspiranti medici, dentisti, veterinari e architetti si metteranno alla prova con i quiz d’ingresso che ne selezioneranno 19mila. Candidati complessivamente in calo del 10% rispetto ai partecipanti alle selezioni del 2013.
Per medicina e odontoiatria si tratta di 10.551 posti: gli iscritti effettivi al test unico sono 64mila (10mila in meno) e ne entrerà uno su sei. Più alta la barriera a veterinaria: in 7mila si contenderanno i 774 “ticket” d’accesso. Architettura, invece, “incassa” quasi 12mila iscritti (un calo del 20% sui concorrenti 2013), con 7.621 posti in palio.
Piccoli ritocchi sulla struttura dei quiz: confermato il numero dei quesiti (60) e il tempo a disposizione (100 minuti), mentre ci sono lievi modifiche sulla suddivisione delle domande per argomento, con un maggior peso riconosciuto a quelli “disciplinari”. Per esempio, nel test di medicina e odontoiatria i quiz di cultura generale scenderanno dai 5 dello scorso anno a 4, quelli di ragionamento logico da 25 a 23, mentre passeranno da 14 a 15 le domande di biologia, da 8 a 10 quelle di chimica, invariate le 8 di matematica.
I risultati dei test saranno pubblicati il 22 di aprile per medicina e odontoiatria, il 23 per veterinaria e il 24 per architettura. I ranking di merito usciranno il 12 maggio: anche quest’anno, per ogni corso di laurea, la graduatoria sarà unica a livello nazionale e per entrare nel gruppo dei possibili ammessi servirà un punteggio minimo di 20 su 90. Per le assegnazioni – visto che nelle domande i candidati potevano indicare più preferenze – il ministero dell’Istruzione parte dal primo classificato e, a scendere, effettua gli abbinamenti seguendo l’ordine indicato da ciascuno studente. Chi vince è chiamato a immatricolarsi in tempi stretti: se entro 4 giorni non ci si iscrive si è eliminati e la graduatoria “scorre” ammettendo i ragazzi con punteggi più bassi. Tutto si deve chiudere entro il 1?ottobre in modo da permettere agli studenti di iniziare regolarmente le lezioni.
Il 29 aprile si svolgeranno le selezioni per entrare nei corsi di medicina in inglese: il test si terrà in contemporanea in 19 Paesi, con 155 posti per studenti comunitari e 77 per non comunitari contesi da 5mila candidati.
Per le professioni sanitarie, invece, la prova di ammissione – fissata il 3 settembre – è definita da ciascuna università ed è identica per accedere a tutte le tipologie di corsi attivati presso ciascun ateneo. Per altre aree disciplinari (come ingegneria, economia, giurisprudenza, psicologia) il numero chiuso può essere attivato in base alla programmazione locale. Ad esempio i test di ingegneria ed economia degli atenei aderenti al consorzio Cisia si terranno il 4 e 10 settembre. (Il Sole 24 Ore – 7 aprile 2014)
Anticipati i test per l’università. Studenti nel caos e male informati. Nel giro di pochi mesi al ministero dell’Istruzione si sono alternati tre ministri
Tre date cambiate nel giro di pochi mesi, tre ministri con altrettante idee diverse e gli studenti che sono andati in tilt per i test d’ingresso nelle università a numero chiuso più pazzi che si siano finora visti e che a partire da martedì vedranno impegnati circa 80 mila studenti. Quasi 6 ragazze e ragazzi su 10 non sapevano dell’anticipo, si sono resi conto soltanto all’annuncio ufficiale delle date che il test era stato anticipato ad aprile rispetto alla data tradizionale di settembre.
Ma era il 27 dicembre quando il Miur comunicava agli studenti le date ufficiali. Nel pieno delle vacanze di Natale, alla vigilia di Capodanno, gli studenti più disciplinati non hanno messo la testa sui libri prima del 2-3 gennaio. Gli altri avranno aspettato ancora un po’. E, comunque, nel frattempo c’era un anno in corso, gennaio con gli scrutini, l’ansia per i voti del primo quadrimestre che fanno media anche sul voto finale della maturità e quindi l’impossibilità di distrarsi troppo.
La storia dei test di quest’anno è ancora più disorientante di quanto non lo fosse stata lo scorso anno quando il bonus maturità aveva messo in difficoltà gli studenti e fatto partire una raffica di ricorsi che hanno fatto riammettere mille esclusi.
Quest’anno si è partiti con la ministra che ha predisposto il calendario, Maria Chiara Carrozza, che ha insistito perché i test precedenti si tenessero lo scorso settembre ma ha lasciato capire di essere d’accordo con il suo predecessore, Francesco Profumo, che aveva anticipato i test ad aprile. In questa situazione di confusione totale l’annuncio ufficiale è arrivato solo durante le vacanze di Natale e non è ancora finita. Il prossimo anno si annunciano altre novità, come spiega la ministra attuale dell’Istruzione Stefania Giannini, in un’intervista a Rai News 24: «L’anticipazione in primavera dei test di ammissione alla facoltà di Medicina è stata una decisione assunta in precedenza al mio mandato e sulla quale io non sono intervenuta. Credo però che la compresenza dei test e della stagione finale della scuola con l’esame di maturità offra elementi su cui riflettere».
Fanno riflettere anche le cifre pubblicate ieri dal sito Skuola.net. La stragrande maggioranza non ha preso troppo sul serio le voci che si rincorrevano dall’inizio dell’anno. Solo uno studente su tre ha iniziato la preparazione in vista dei test già all’avvio dell’anno scolastico. Uno su tre, invece, ha addirittura iniziato a studiare solo da qualche giorno, il 10% da un paio di settimane e il 13% da circa un mese.
Le materie da preparare sono molto diverse da quelle da studiare per la maturità. Sono matematica, fisica, logica, chimica e uno studente su due ha confessato che i voti a scuola sono calati per la necessità di impiegare parte del tempo a studiare anche per i test. Per fortuna le probabilità di farcela sono aumentate: nel 2013 c’era un candidato in più per ogni posto messo a disposizione.
La Stampa – 7 aprile 2014