Talvolta negli alimenti e nelle bevande vengono trovate tracce di sostanze chimiche: pesticidi in frutta e verdura; farmaci veterinari in carne e altri prodotti di origine animale; contaminanti ambientali in vari prodotti alimentari. I controlli periodici contribuiscono a garantire il rispetto di norme e standard di sicurezza alimentare e a proteggere i consumatori dai potenziali rischi. Ma quali sono i tenori di tali sostanze negli alimenti e superano essi i limiti ufficiali attualmente stabiliti?
Una nuova relazione dell’EFSA intende dare al pubblico dei non specialisti una visione equilibrata dei risultati del monitoraggio dei livelli delle sostanze chimiche riscontrate negli alimenti, monitoraggio che viene eseguito su base annuale nell’UE. Il rapporto fornisce il contesto che a volte manca quando i media citano esempi di sostanze chimiche negli alimenti. Ad esempio le analisi EFSA dei dati raccolti in tutta Europa mostrano che il superamento dei limiti ufficiali è l’eccezione piuttosto che la regola.
Il direttore generale (facente funzione) della Commissione europea per la salute e la sicurezza alimentare Ladislav Miko si è così espresso in merito: “Questa nuova relazione destinata al grande pubblico europeo traduce complessi dati scientifici sugli alimenti in maniera più immediata e comprensibile. Accolgo con grande favore questa nuova modalità di riferire questioni che rivestono importanza per quanti si preoccupano di ciò che c’è nel loro cibo e auspico di vedere pubblicate in futuro sempre più informazioni di questo tipo in tema di alimenti da parte dell’EFSA”.
Il direttore esecutivo dell’EFSA Bernhard Url ha spiegato che “in tutta l’Unione europea vengono condotti sforzi a livello locale, nazionale ed europeo per raccogliere, monitorare e analizzare la presenza di sostanze chimiche in piante, animali, cibi e bevande. L’EFSA funge da polo informativo per molte di tali attività, contribuendo anche a coordinarle e armonizzarle in modo che dati più ampi e di miglior qualità siano disponibili per coadiuvare le valutazioni scientifiche”.
Tali dati forniscono la base scientifica delle decisioni assunte delle autorità nazionali ed europee responsabili della sicurezza alimentare e/o della salute pubblica. Inoltre aiutano a misurare l’impatto dei controlli in essere, capire se sono necessarie nuove valutazioni in termini di sicurezza o se occorrono misure di controllo, oltre che a stabilire le priorità per le future attività di finanziamento alla ricerca e raccolta dati.
La Commissione ha chiesto all’EFSA di includere delle “istantanee” dell’importante lavoro che svolge ogni anno sui residui di pesticidi negli alimenti e sui residui di farmaci veterinari in animali e alimenti di origine animale. Inoltre ha chiesto di includere i risultati di recenti relazioni prodotte ad hoc sui contaminanti chimici negli alimenti; questo primo numero della relazione riassume pertanto anche il recente lavoro di raccolta dati su arsenico in alimenti e acque potabili, oltre che etilcarbammato in bevande alcoliche.
Url ha poi aggiunto che “questa relazione contiene una panoramica di alcuni dei lavori dell’EFSA sulle sostanze chimiche effettuati nel periodo 2014-2015 ed è la prima pubblicazione EFSA a mettere in luce tale compito appositamente per il grande pubblico. Ci auguriamo che i cittadini dell’UE interessati a questioni di sicurezza alimentare la trovino utile e informativa”.
Fonte Efsa – 16 aprile 2015