Alla vigilia del Cdm odierno il Ministro della Salute sottolinea di aver “contribuito alla stesura del documento in cui vengono anticipati i timing di applicazione del Patto per la salute. Abbiamo già fatto un lungo lavoro per la manovra da 2,5 mld delle Regioni”. E poi ribadisce: “Prossimo anno spesa pubblica si dovrà riorganizzare su altri settori”.
“Non mi aspetto sorprese. Noi abbiamo contribuito alla stesura del documento in cui vengono anticipati i timing di applicazione del Patto per la salute”. È quanto afferma il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin a margine del World health day 2015 dedicato alla salute alimentare, in vista del Consiglio dei ministri odierno in cui sarà esaminato il Documento di economia e finanza. Lorenzin sottolinea di aver “letto oggi questioni sui giornali che sono abbastanza inverosimili. Ricordiamoci che in sanità i costi standard ci sono già da due anni. Nel Def abbiamo proposto l’applicazione tappa per tappa del Patto per la Salute e che comprende anche la realizzazione delle centrali uniche di acquisto”.
Lorenzin ha ricordato come è stato “fatto un lungo lavoro preparatorio per la manovrina di 2,5 miliardi delle Regioni sia con il Mef, i consiglieri economici del premier e con il premier stesso. Stiamo lavorando ad un ragionamento organico”. Ciò di cui il “comparto salute ha bisogno”.
Per quanto riguarda il futuro il Ministro ha specificato come “sia fondamentale che i costi standard siano applicati anche altri settori della Pa. Il comparto Salute ha già fatto un sacrificio quest’anno. Il prossimo anno la spesa pubblica si dovrà riorganizzare su altri settori. Anche se su sanità ci sono grandi margini di recupero, circa 10-12 mld. Ma ciò non possono realizzarsi più con i tagli ma attraverso la riorganizzazione. Noi non possiamo ridurre gli investimenti, su farmaci salvavita, su ricerca e tecnologie”.
QS – 7 aprile 2015