Prese di posizione ieri di alcuni consiglieri regionali a sostegno delle argomentazioni del Sivemp Veneto che ha lanciato l’allarme sulle gravi carenze di personale nell’affrontare le gravi emergenze sanitarie che sono in corso in Veneto. La denuncia del Sivemp ha avuto vasta eco sulla stampa veneta e nazionale.
Salute pubblica. Zanoni (PD) “Aviaria e Blue Tongue, è doppia emergenza. La Regione ascolti veterinari ed allevatori, non sottovaluti ancora queste epidemie”
“Passano i mesi, ma resta l’emergenza. Ancora una volta, i veterinari del Veneto denunciano la carenza di personale e di risorse per fronteggiare adeguatamente le epidemie legate a Blue Tongue ed influenza aviaria. La Regione non può continuare a far finta di niente”.
Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale del Partito Democratico Andrea Zanoni che “rilancia così le preoccupazioni espresse dal Sivemp (Sindacato italiano veterinari di medicina pubblica), dopo i quattro nuovi focolai di influenza aviaria confermati in altrettanti allevamenti delle province di Venezia, Padova, Rovigo e Verona”.
“Da tempo – ricorda l’esponente dei Democratici – ci siamo schierati a fianco del Sivemp, chiedendo un potenziamento degli organici, ridotti all’osso per l’assenza di turnover del personale. In queste condizioni, diventa infatti difficile, se non impossibile, agire con tempestività per contrastare con efficacia il contagio dell’infezione, effettuando controlli straordinari a tappeto sugli allevamenti. La Regione finora ha sminuito la gravità del problema, ma è evidente la mancanza di una programmazione organizzativa e sanitaria adeguata e degli investimenti conseguenti”.
“Solo per la Blue Tongue – conclude Andrea Zanoni – alla data del 10 febbraio us, i focolai confermati sono 387, con ben 155 Comuni interessati. La Giunta regionale ha fatto partire con colpevole ritardo la relativa campagna di vaccinazione, lasciando soli gli allevatori, che hanno dovuto pagare di tasca propria per ‘mettere in sicurezza’ i propri capi, confidando nell’inverno e nel freddo che avrebbero stoppato la diffusione del virus. E così rischiamo di trovarci di nuovo impreparati di fronte all’emergenza”.
Aviaria e Blue tongue. Guarda (AMP): “Grido d’allarme di veterinari e allevatori. La giunta sia previdente”.
“Le epidemie legate al Blue tongue e all’influenza aviaria impongono un rafforzamento urgente delle strutture veterinarie”. Il grido di allarme è della consigliera regionale Cristina Guarda (AMP). “In questi giorni il comparto veterinario veneto ha denunciato l’assoluta insufficienza di risorse e di personale per reagire e assistere in modo capillare alle due epidemie. Si parla esplicitamente di servizi veterinari delle Ulss allo stremo, visto che manca il turn-over del personale e che le forze in campo si assottigliano settimana dopo settimana. La struttura regionale veterinaria, declassata da luglio a semplice unità organizzativa, relegata a rimorchio di strutture mediche, può contare ormai su un numero esiguo di unità lavorative. Solo il senso di responsabilità del personale ha permesso finora di assicurare una regia alle azioni di contrasto dei virus. E’ chiaro che in questa situazione è indispensabile rafforzare sorveglianza e controlli a tappeto negli allevamenti e sui selvatici”.
“Eppure – aggiunge la consigliera – il governo veneto ha sempre cercato di tranquillizzare, sminuendo l’urgenza del Blue tongue, virus destinato a riprendere vigore dopo la stagione invernale e ignorando la denuncia dei primi focolai di aviaria. Col risultato che si è verificato un clamoroso ritardo nella gestione dei fenomeni virali. Ed ora per l’allevamento veneto di ovi-caprini e avicoli non è esagerato parlare di grave emergenza. L’aver ridotto all’osso il sistema veterinario tagliando sulla prevenzione, sommato ai ritardi della Regione, sta causando infatti un danno economico al settore degli allevamenti veneti”.
In conclusione Cristina Guarda lancia il suo appello alla Giunta regionale: “Si ripristini immediatamente il confronto tra il settore agricolo e quello della prevenzione gestito dalla sanità veneta, perché sembrano due mondi che navigano in due diverse direzioni. E soprattutto la Giunta garantisca al settore veterinario quei mezzi senza i quali diventa impossibile contrastare efficacemente il boom dell’aviaria e il ritorno della Blue tongue”.
23 febbraio 2017