La sentenza del Tribunale di Roma depositata il 13/7/2012 ha accolto la domanda di circa 300 medici dello Smi nei confronti dello Stato Italiano per la mancata corresponsione della adeguata remunerazione in favore degli iscritti alle scuole di specializzazione dal 1983 al 1991.
Un risarcimento di 11.103,82 euro per ogni anno del corso di specializzazione. È quanto dovranno incassare circa trecento medici la cui domanda di risarcimento nei confronti dello Stato Italiano per la mancata corresponsione della adeguata remunerazione in favore dei medici iscritti alle scuole di specializzazione dal 1983 al 1991 è stata accolta con sentenza favorevole dal Tribunale di Roma.
Ad annunciare l’esito del verdetto, depositato il 13 luglio 2012, è il Sindacato dei medici italiani (Smi) al quale aderiscono i medici che hanno fatto ricorso alla magistratura. “L’azione – ha ricordato Ernesto La Vecchia, dirigente nazionale dello Smi – era stata promossa, dopo ampia pubblicità sul sito del sindacato, nel 2009 a seguito della pronuncia della Corte di Cassazione a sezioni unite (9147/2009) e quindi entro il termine di prescrizione decennale individuato dalla stessa sentenza del Tribunale di Roma come decorrente (cfr. Cass. 10813/2011) dal 27 ottobre 1999”.
Grazie alla sentenza lo Stato è stato condannato a risarcire 11.103,82 euro per ogni anno del corso di specializzazione oltre agli interessi maturati dalla domanda.
“Dopo le sentenze del Consiglio di Stato che hanno permesso a moltissimi associati del Sindacato dei medici italiani di percepire l’adeguata remunerazione ai sensi della legge 370/99 – ha concluso La Vecchia – questo è un altro passo in avanti in una lotta politico-sindacale e giuridica che il nostro sindacato porta avanti da anni. Ora attendiamo, fiduciosi, anche l’esito di di altri procedimenti che riguardano i medici iscritti a Smi”.
quotidianosanita – 31 luglio 2012