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Farine d’insetti: via libera con adeguata etichettatura e scaffali dedicati. Divieti per pasta e pizza. Quattro decreti per regolamentare l’uso. Al cdm di fine mese il disegno di legge sul cibo sintetico

Giorgio dell’Orefice, Il Sole 24 Ore. Via libera alla messa in vendita delle farine di insetto con adeguata etichettatura e scaffali dedicati. Ma divieto di utilizzarle come ingredienti in due prodotti simbolo dell’alimentare made in Italy: la pasta e la pizza. È quanto è previsto dai 4 decreti interministeriali uno per ogni specie Alphitobius diaperinus, (verme della farina minore), Acheta domesticus (grillo domestico), Locusta migratoria fino alla larva del Tenebrio molitor firmati ieri dai ministri dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare, Lollobrigida, delle Imprese e del Made in Italy, Urso e della Salute Schillaci. «La chiave è l’informazione – ha commentato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida –. I cittadini devono essere informati per poter scegliere liberamente come nutrirsi. Devono sapere con chiarezza cosa è contenuto all’interno delle confezioni, qual è l’origine e chi l’ha prodotto, quali sono le modalità di lavorazione e trasformazione e quali i possibili effetti sulla salute».

Altro elemento caratterizzante i decreti è il divieto di utilizzare questi prodotti come ingredienti di due totem dell’agroalimentare italiano: la pasta e la pizza. «Anche in questo caso c’è una ragione informativa – ha aggiunto Lollobrigida – non vogliamo che i consumatori percepiscano come tradizionali prodotti che sono da sempre nella nostra dieta ma che in futuro potrebbero essere realizzati con materie prime diverse dal passato». «L’agroalimentare è il settore che ha fatto da apripista nel far conoscere la qualità italiana all’estero – ha aggiunto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso – e vogliamo che continui a essere così anche di fronte alle nuove sfide del mercato. Siamo stati coinvolti nella messa a punto questi decreti anche per la nostra competenza in materia di consumatori nei confronti dei quali siamo garanti in termini di trasparenza».

«L’imperativo è quello della trasparenza e dell’informazione – ha aggiunto il ministro della Salute, Orazio Schillaci – perché vogliamo evitare che tali prodotti vengano acquistati in maniera inconsapevole dai cittadini. In questa ottica vigileremo anche con il supporto dei Nas sulla corretta applicazione delle norme dettate con i decreti di oggi». I provvedimenti sono stati definiti con l’importante contributo della Conferenza delle Regioni rappresentata dall’assessore all’Agricoltura della Regione Veneto Federico Caner. «Due sono state le nostre proposte – ha spiegato Caner -: da un lato abbiamo chiesto il coinvolgimento del ministero della Salute perché ci risulta siano stati segnalati in altri paesi episodi di allergie a questi prodotti e quindi riteniamo necessario un approfondimento sul tema. E in secondo luogo abbiamo chiesto che per queste farine siano predisposte delle scaffalature dedicate all’interno dei supermercati. Entrambe le proposte sono state recepite». I decreti che saranno notificati oggi a Bruxelles saranno poi direttamente applicabili dopo il parere Ue. «I novel food come le farine di insetto – ha aggiunto il ministro Lollobrigida – sono prodotti che non appartengono alla nostra cultura ma esistono in natura. Altra questione è invece il cibo sintetico superprocessato che in altri paesi propongono e sul quale sono sconosciuti gli effetti sulla salute umana e sull’ambiente. Prodotti che a differenza delle farine di insetto non sono stati neanche autorizzati da Bruxelles. Per questo è allo studio del Governo un disegno di legge in materia». Provvedimento che dovrebbe essere all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri della prossima settimana.

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