Cinquecento milioni per i farmaci innovativi nel 2015 extra Fondo: è una delle ipotesi allo studio del Governo e della maggioranza al Senato nelle ore cruciali dell’esame ( e della votazione in commissione Bilancio) della legge di Stabilità 2016. Ma con un piano strategico annuale, che tra l’altro dovrebbe in qualche modo ingabbiare l’Aifa. La sinistra Dem però ha anche altre proposte: recuperare 1,5 mld alla sanità riducendo il minor prelievo sulla prima casa. Ma qui difficilmente Renzi sarà d’accordo. Intanto si scopre che i tavoli Governo-Regioni reclamizzati dopo il vertice di giovedì scorso, non sono stati ancora convocati.
Tour de force
Iniziano i giochi veri al Senato sulla manovra 2016. Un vero tour de force. Ma a carte ancora coperte, o quasi. I gruppi hanno proposto i loro emendamenti, ora al setaccio dei relatori. I quali aspettano di proporre i propri nelle prossime ore e i prossimi giorni. Mentre il Governo entro domani, oltre ai pochi depositati oggi, ne porterà altri. Sempre più probabile, per non dire ormai certo, che più o meno all’ultimo minuto arriverà il consueto maxi emendamento del Governo, con fiducia incorporata. Risultato: il solito testo illeggibile. In attesa che i giochi veri si facciano alla Camera in seconda lettura, con tanto di voto finale al Senato sotto l’albero di Natale. La manovra deve arrivare in aula a palazzo Madama lunedì 16. E il 20 dovrà scattare il voto finale in prima lettura del Senato. A meno di slittamenti, ma di poco: un giorno massimo due. Palazzo Chigi va sempre di fretta e vorrebbe fare rispettare la scadenza di venerdì 20 novembre.
Farmaci innovativi, 500 mln extra Fondo
Quello allo studio è un combinato disposto delle proposte della commissione Igiene e sanità e della maggiorana Dem. E precisamente: si punta a creare un fondo ad hoc nel 2016 per i farmaci innovativi da 500 mln. Ma extra Fondo sanitario, che di conseguenza recupererebbe analoga cifra. Perché le risorse sarebbero pescate dagli “obiettivi di piano”, un’autentica araba fenice. O quasi. Ma non solo: il ministro della Salute dovrebbe proporre in materia ogni anno un piano strategico preciso, indicando priorità, punti di riferimento, controlli nelle regioni, non certo tutte finora aperte alla concessione degli innovativi. Insomma: controlli e verifiche puntuali sull’utilizzo dei farmaci innovativi.
Sinistra Dem e Aifa. Quest’ultimo punto del resto è richiamato anche dalla minoranza Dem di sinistra. Che però propone di recuperare 1,5 mld dall’abbassamento oggi previsto della tassazione sulla prima casa – che evidentemente chiede di rendere meno ampia – destinando 800 mln al finanziamento dei Lea e 700 mln ai farmaci innovativi, con i paletti di cui s’è detto per verificarne l’utilizzo effettivo. Una mossa, quest’ultima, che limerebbe il ruolo del’Aifa. Intanto Beatrice Lorenzin conferma che sta cercando risorse per il rinnovo del contratto dei medici.
Roberto Turno – Il Sole 24 Ore sanità – 10 novembre 2015