Si preannuncia un autunno caldo per i contribuenti italiani e per i professionisti che, nelle prossime settimane, dovranno predisporre e spedire all’Agenzia delle entrate una mole massiccia di documenti fiscali.
Già il mese di settembre vede una serie di scadenze da incubo. Si comincia con la dichiarazione dei sostituti d’imposta per il 2013, il modello 770, che deve essere predisposto e spedito entro il 20 settembre. Dieci giorni dopo scade il termine per la trasmissione del modello Unico 2013, la dichiarazione dei redditi 2012. Il 30 settembre è anche l’ultimo giorno per l’invio telematico della dichiarazione Iva relativa al periodo d’imposta 2012, da redigere in forma autonoma, e per il riepilogo delle liquidazioni periodiche effettuate dalle società partecipanti alla procedura di liquidazione dell’Iva di gruppo. Stessa scadenza anche per l’invio delle dichiarazioni relative all’imposta regionale sulle attività produttive. Nei mesi successivi le dichiarazioni più impegnative saranno quelle dello spesometro e la comunicazione dei beni dati in uso ai soci, finanziamenti e capitalizzazioni.
Non è un caso che sui social network frequentati dai commercialisti il malumore sia sempre più evidente e la proposta di uno sciopero degli adempimenti fiscali, che circola da tempo, stia trovando sempre più consensi nella categoria.
Una certificazione autorevole di questo stato di malessere è arrivato anche da un rapporto della Banca mondiale che colloca l’Italia all’ultimo posto in Europa nella classifica paying taxes, stilata sulla base di tre indicatori: il total tax rate (carico fiscale complessivo), il tempo necessario per gli adempimenti relativi alle principali tipologie d’imposta e di contributi (imposte sui redditi, imposte sul lavoro e contributi obbligatori, imposte sui consumi) e il numero di versamenti effettuati.
Italia Oggi – 26 agosto 2013