«Credo che oggi siamo abbastanza maturi sui contenuti. Abbiamo un tempo limitato, affrontiamo i problemi con grande serietà. Non possiamo discutere all’infinito».
Lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero intervenendo a «Che tempo che fa». Il ministro si è poi recato a Torino dove era presente anche il premier Mario Monti per visitare la mostra «Fare gli Italiani» ed è stata contestata da una decina di persone dell’associazione Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl.
«Le mie dimissioni non sono all’ordine del giorno»
L’ipotesi di dare le dimissioni se non arriverà la riforma del lavoro «non è una questione della quale io mi stia occupando in questi giorni, non è all’ordine del giorno. Fino a quando c’è l’intesa piena nel Governo sulle cose che dobbiamo fare, io il mio impegno ce lo metto», ha sottolineato la Fornero.
«Avanti anche senza le parti sociali. Tutti si lamentano»
Anche senza un accordo con le parti sociali «il governo presenterà lo stesso al Parlamento la riforma del lavoro», come ribadito più volte dal premier, ha chiarito il ministro. «Sono positiva sul lavoro che stiamo facendo – ha continuato il ministro – le piccole imprese si lamentano, Confindustria si lamenta, il sindacato variamente si lamenta. Questo dimostra che stiamo lavorando nell’interesse del Paese». Fornero ha sottolineato poi che sulla riforma allo studio del Governo «c’è un carico eccessivo di aspettative». Quanto alla possibilità di raggiungere un accordo con le parti sociali il ministro ha spiegato che «non voglio considerare questo aspetto. Sono impegnata a realizzare un accordo».
«Fiat non può fare quello che vuole»
«Fiat non è libera di fare quello che vuole. Non ha la licenza di fare o di disfare», ha sottolineato Fornero. «Ma se il presidente e l’ad di Fiat mi dicono che vogliono rispettare il piano industriale e continuare a fare investimenti in Italia io – ha continuato il ministro – non ho titolo per dire che non gli credo. Io gli devo credere».
«Abbiamo il problema dell’occupazione di giovani e donne»
«Non sono solo il ministro dell’articolo 18 (il Governo considera intoccabili solo i casi di discriminazione)», tiene a sottolineare Fornero. «Abbiamo il problema dell’occupazione giovanile e delle donne – spiega – Sui giovani in particolare è stata scaricata tutta la flessibilità “cattiva” e noi vogliamo ripulirla». Per il ministro del lavoro serve dunque «un più facile accesso e un’uscita non bloccata: finché alcuni dentro hanno l’uscita bloccata è più difficile entrare per chi è fuori».
«Eliminare gli stage post formazione»
«Il ministro Elsa Fornero ha inoltre annunciato l’intenzione di eliminare gli stage post formazione. «Stiamo discutendo con le parti sociali nuove forme contrattuali – ha detto – oggi ci sono ragazzi che non trovano altre forme di lavoro che non siano stage: lavoro a costo zero, senza remunerazione. Lo stage può essere formativo, ma quando hai finito gli studi lo stage non è più consentito. Chi lavora deve essere pagato. La mia intenzione è eliminare gli stage post formazione».
«Sui gay dalla Cassazione un principio di pari opportunità»
Con la sentenza sulle unioni di fatto «non posso che dire che la Corte di Cassazione ha affermato un principio di pari opportunità vero», ha detto il ministro Elsa Fornero. «Rispetto tute le sentenze e anche questa. Per mia formazione sono un po’ tradizionalista – ha spiegato -. Come ministro devo affermare che le Pari opportunità sono in capo alle persone indipendentemente dalle loro preferenze in materia di espressione sessuale, politica, oppure per ragioni di colore».
ilsole24ore.com – 18 marzo 2012