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Il deficit vola al 2,4% più soldi a sicurezza, taglio Ires rimandato. Emendamento governo: 80 euro a forze dell’ordine. Confermata card da 500 euro ai 18enni per la cultura

Da Repubblica. Deficit pubblico destinato a salire nel 2016. Come previsto il governo ha presentato ieri gli emendamenti alla legge di Stabilità che stanzia 2,6 miliardi (oltre mezzo miliardo in più rispetto a quanto annunciato dal premier Matteo Renzi) per finanziare in particolare il bonus di 80 euro per le forze dell’ordine e la carta prepagata da 500 euro per i consumi culturali dei diciottenni.

Un’operazione che sarà coperta aumentando il disavanzo che passerà dal target del 2,2 per cento fissato inizialmente al 2,4 per cento. Il governo ha scelto questa strada, il binomio sicurezza- cultura, dopo la strage di Parigi di un mese fa. L’autorizzazione a sforare il rapporto deficit/Pil era già arrivata dal Parlamento con l’approvazione della cosiddetta “clausola migranti” che avrebbe dovuto finanziare la riduzione di tre punti (dal 27,5 per cento al 24,5 per cento) dell’Ires per le imprese già dal prossimo anno e che invece non ci sarà.

Ieri il governo ha definito il suo pacchetto di otto emendamenti, altrettanto hanno fatto i relatori (32 i loro), entro domani la Commissione Bilancio dovrebbe dare il via libera alla legge di Stabilità che approderà poi al voto dell’Aula di Montecitorio e successivamente in seconda lettura al Senato. La legge di Stabilità sta comunque mutando fisionomia in questo passaggio alla Camera incidendo anche sui saldi.

Per 500 mila addetti alla sicurezza arriva il contributo straordinario annuale di 960 euro (80 al mese), che non avrà natura retributiva, dunque non sarà soggetto a contribuzione né previdenziale né assistenziale. Non concorrerà a formare il reddito. Escluso dal beneficio il Corpo delle capitanerie di porto che ieri con il sindacato di categoria ha protestato esprimendo «perplessità e stupore» auspicando che si tratti di «un grottesco errore». Ma proteste sono arrivate anche dai sindacati di polizia che chiedono al governo di rendere strutturale il bonus di 80 euro e uno stanziamento per il riordino delle carriere professionali. Per le forze dell’ordine ci sono anche 50 milioni per nuove dotazioni e attrezzature; 150 milioni per la cyber security; 35 milioni per anticipare al 2016 le assunzioni in Polizia, tra i Carabinieri e la Guardia di Finanza. E sempre in tema di sicurezza, previsto il credito di imposta, finanziato con 15 milioni, per i cittadini che installeranno sistemi di videosorveglianza digitale o per contratti con istituti di vigilanza. La norma non varrà per commercianti e artigiani.

Dai relatori è arrivata la richiesta di abrogare il balzello che fa tassare come Irpef dell’atleta il 15 per cento delle spese sostenute per i contratti di compravendita delle prestazioni dei calciatori. Norma che aveva un effetto essenzialmente anti-elusivo. Per le imprese che gestiscono archivi con dati personali (dalle banche alle società telefoniche) è previsto un contributo (fino a 30 mila euro per chi ha molti dipendenti) destinato agli uffici del Garante della privacy.

Si spinge per la mobilità del personale sanitario tra Regioni e spunta una maggiore flessibilità per gli ospedali convenzionati per evitare tagli automatici e sostenere prestazioni di alta specialità.

Repubblica – 14 dicembre 2015 

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