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Il Governo rinuncia a impugnare Statuto veneto, non legge elettorale

Zaia ricevuto con Bossi a Palazzo Chigi dal premier Monti e il ministro Gnudi. Su un fronte resta aperto il contenzioso

VENEZIA – La missione romana del presidente della regione Veneto Luca Zaia sui nodi dello Statuto e della legge elettorale si è risolta positivamente solo per metà: il Consiglio dei Ministri del 14 febbraio “prenderà atto degli impegni assunti” dalla Regione Veneto e di conseguenza “non si darà corso al contenzioso” sul nuovo Statuto regionale. Lo rende noto un comunicato della presidenza del Consiglio dei ministri, sottolineando che resta invece l’impugnazione della legge elettorale.

Questo l’esito dell’incontro a Palazzo Chigi tra il premier Mario Monti, il ministro per gli Affari Regionali Piero Gnudi, il leader della Lega Nord Umberto Bossi ed il governatore del Veneto Luca Zaia.

Uscito dall’incontro Zaia aveva spiegato che il Governo, preso atto della nuova delibera – concordata con il presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato – che chiarisce la norma finanziaria dell’articolo 30 dello statuto del Veneto, «ritirerà l’ipotetica impugnazione alla nuova costituzione regionale. Tutto è bene ciò che finisce bene». Poco più tardi il comunicato di Palazzo Chigi ridimensionava l’happy end.

8 febbraio 2012

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