Risarcimento per l’intesa restrittiva della concorrenza per la commercializzazione di Lucentis, farmaco molto più costoso di Avastin. Niente sconti per chi bara sul mercato dei farmaci. Il ministero della Salute ha infatti chiesto un maxi-risarcimento alle aziende farmaceutiche Pfizer, Roche e Novartis per un totale di oltre 1,2 miliardi di euro, dopo i pronunciamenti dell’Antitrust su comportamenti ritenuti lesivi della concorrenza nella commercializzazione di medicinali per gli occhi.
«Il ministero della Salute – annuncia una nota – ha richiesto il risarcimento dei danni, sia patrimoniali (14 milioni di euro) che non patrimoniali, subiti dal Servizio sanitario nazionale, nei confronti delle società Pfizer Italia Srl, Pfizer Health AB e Pfizer Inc, a causa del comportamento di abuso di posizione dominante tenuta dalle stesse in relazione alla commercializzazione del farmaco Xalatan», a base di latanoprost, a uso oftalmologico.
La decisione è stata presa in seguito alla deliberazione Antitrust dell’11 gennaio 2012, confermata dal Consiglio di Stato (sentenza del 12 febbraio scorso), che ha definito i comportamenti posti in essere da Pfizer «connotati da un palese e insistito intento anticoncorrenziale, volto a procrastinare la commercializzazione dei farmaci generici, con notevoli danni anche al servizio sanitario nazionale».
Ma il conto più consistente è quello presentato dalla Salute sul caso Avastin-Lucentis. Il ministero, in seguito alla delibera del Garante del febbraio scorso, che ha qualificato il comportamento delle società F.Hoffmann-La Roche Ltd, Roche Spa, Novartis AG e Novartis Farma SpA come «un’intesa orizzontale restrittiva della concorrenza finalizzata alla commercializzazione del farmaco Lucentis (ranibizumab, ndr) molto più costoso del farmaco Avastin (bevacizumab, ndr), ad esso equivalente» ha richiesto alle società farmaceutiche il risarcimento di tutti i danni patrimoniali (circa 45 milioni nel 2012, 540 milioni nel 2013 e 615 milioni nel 2014) e non patrimoniali arrecati illecitamente al Servizio sanitario nazionale.
Nel recente caso Avastin-Lucentis, due medicinali per la cura di disturbi oculari – il primo molto meno caro del secondo, ma utilizzato come farmaco offlabel, ovvero fuori dalle indicazioni previste – l’Antitrust aveva sanzionato due mesi fa il gruppo Novartis a pagare 92 milioni di euro e il gruppo Roche con una multa di 90,5 milioni, per un totale di oltre 180 milioni. Il provvedimento è oggetto di un ricorso al Tar del Lazio da parte delle stesse aziende farmaceutiche. Le due aziende nel corso dell’udienza di ieri hanno rinunciato a richiedere la sospensiva. «La decisione di Roche di non chiedere la sospensiva – si legge in una nota dell’azienda – è dettata dalla sola volontà di accelerare la discussione nel merito del provvedimento, per giungere così a una sentenza senza ogni ulteriore dilazione».
In merito alla richiesta di risarcimento da parte del ministero della Salute, Roche ha espresso «tutta la propria sorpresa per tale richiesta in quanto non ha ricevuto alcuna comunicazione dal Ministero e pertanto non può fornire spiegazioni esaurienti in merito». La società svizzera ricorda «che il provvedimento su cui poggia la richiesta è oggetto del ricorso al Tar del Lazio di cui oggi (ieri, ndr) si è tenuta la prima udienza, e che non esiste una sentenza, neanche di primo grado che abbia attribuito alle aziende la responsabilità del presunto danno, né tantomeno quantificato tale danno. Le cifre riportate appaiono comunque irreali».
Il Sole 24 Ore – 29 maggio 2014