Il lavoratore in malattia che venga sorpreso a uscire da casa mantiene il posto di lavoro se camminate e passeggiate gli son state consigliate dal medico.
Il caso
Lo stabilisce la Corte Suprema con la sentenza n. 6375 che ha confermato il mantenimento del posto di lavoro per il dipendente di una società piemontese di Alba addetto al controllo degli acquisti. Il datore di lavoro aveva mandato gli investigatori privati sotto casa dell’impiegato e aveva scoperto che, ogni tanto, il dipendente usciva dalla sua abitazione anche se aveva un certificato con una lunga prognosi di malattia per una complicata infiammazione a un tendine. Alla luce di quanto emerso lo aveva licenziato.
Il lavoratore ha impugnato il licenziamento che, sia in primo grado che in appello, è stato dichiarato illegittimo.
Contro il verdetto dei giudici torinesi si è rivolta alla Cassazione la società datrice di lavoro, ma il ricorso è stato rigettato.
Licenziamento disciplinare escluso
La Cassazione è netta: no al licenziamento se non c’è prova che il lavoratore svolgesse altri lavori.
Il lavoratore non può essere ripreso con nessuna sanzione per essersi adeguato alle prescrizioni del metodo curante.
Lastampa.it – 22 marzo 2011