Con il messaggio 16853/12, l’Inps ha spiegato come l’assicurato che ricorra alla totalizzazione (volta a valorizzare più periodi assicurativi) è libero di optare per il sistema del cumulo contributivo, anche se raggiunge un diritto autonomo in una singola gestione separata.
Il nodo della questione. All’Istituto sono pervenuti quesiti in merito al sistema di calcolo da applicare per la liquidazione delle pensioni in regime di totalizzazione, nei casi in cui il calcolo del pro – rata, secondo le regole della gestione dove è stato raggiunto il diritto autonomo a pensione, risulti meno favorevole rispetto al calcolo del pro-rata secondo le regole previste, in generale, per le pensioni in totalizzazione.
È stato domandato se, con apposita domanda dell’interessato, sia possibile addivenire alla liquidazione della pensione in totalizzazione con il sistema di calcolo contributivo, nei confronti di soggetti i quali, avendo raggiunto i requisiti minimi per il diritto ad una autonoma pensione in una gestione, risultano penalizzati dal sistema di calcolo (retributivo) del pro-rata secondo le regole previste dall’ordinamento della predetta gestione.
Ratio volta a favorire il dipendente. Ove il lavoratore abbia già raggiunto, in una gestione a carico di enti previdenziali pubblici, i requisiti minimi per il conseguimento del diritto ad una autonoma pensione, il relativo “pro quota” viene calcolato con il sistema di computo previsto dall’ordinamento della predetta gestione. Tale indicazione è stata formulata a salvaguardia dei diritti quesiti, nel presumibile intento di garantire all’assicurato un trattamento più favorevole.
Flessibilità. In presenza di una specifica domanda da parte degli interessati, opportunamente informati di tale via alternativa, le sedi Inps preposte «avranno cura di liquidare con il sistema di calcolo contributivo, ove più favorevole, le pensioni in totalizzazione, anche nei casi in cui sia stato raggiunto il diritto ad un’autonoma pensione in una gestione ed il sistema di calcolo del pro-quota secondo le regole della gestione sarebbe stato retributivo o misto».
La Stampa – 1 dicembre 2012