Le catene commerciali scontano la crisi più lunga della loro storia. E solo nel 2015 le vendite hanno dato qualche segnale di ripresa, +1,2% a rete costante. Dal 2010 al 2014 però i ricavi aggregati delle insegne Top 6 sono cresciuti soltanto dell’1,5%, cedendo l’1% nell’ultimo anno a 33,8 miliardi. Campione di crescita e redditività risulta la catena di discount Eurospin Italia.
I dati sono contenuti nel Rapporto Mediobanca sulla grande distribuzione che mette a confronto le performance dei big operanti in Italia: Esselunga, Carrefour, Auchan-Sma, Coop, Eurospin e Iper-Unes. Il dato sorprendente che emerge dal Rapporto è legato al boom del discount: il record di crescita delle vendite nel periodo 2010-2014 spetta alla catena low cost Eurospin, con un +48,7% a 4,1 miliardi. Mediobanca non le cita, ma alle spalle di Eurospin ci sono altri campioni di crescita del discount, come Lidl Italia (600 punti vendita e 3 miliardi di ricavi) e Ld-Md del gruppo Podini (725 negozi e 2 miliardi di fatturato).
«Il discount è un fenomeno di lungo termine – osserva Romolo de Camillis, direttore retail di Nielsen Italia –. Lo spazio conquistato è consistente: hanno una quota di mercato in Italia di circa il 16% e in alcune regioni, come la Puglia, sfiorano il 30%».
Nella classifica per crescita di Mediobanca, segue la catena lombarda Esselunga, +10,7% a 6,9 miliardi; poi Iper-Unes con il +4,8% e per Coop uno striminzito +1,8%. In retromarcia i francesi di Carrefour, -19,1%, e quelli di Auchan-Sma con -13,7%. Carrefour nel 2015 ha recuperato oltre il 5% delle vendite, ma la difficoltà dei gruppi francesi sono evidenti anche nella caduta dei ricavi per mq: -17,1% per Carrefour e -15,2% per Auchan-Sma.
Esselunga si conferma il gruppo più efficiente, con 16mila euro di vendite per mq, ma la società più redditizia è Eurospin Italia, con un Roe (ritorno sul capitale) che nel 2014 è stato del 24,2% contro il 13,6% di Esselunga e utili al 5,8% dei ricavi contro il 4,9% di Esselunga. In 5 esercizi Eurospin ha cumulato profitti per 550 milioni, metà di quanto realizzato da Esselunga che ha raggiunto 1,1 miliardi. Profondo rosso invece per Carrefour, con perdite per 2,4 miliardi.
Eurospin è controllata indirettamente dalle famiglie Mion, Pozzi e due gruppi di dettaglianti del Triveneto. Quali i punti di forza di Eurospin? Mediobanca individua il veloce turnover del magazzino (17,5 giorni) e la bassa incidenza dei costi del personale (5,6% del fatturato), meno della metà della media dei competitor. «Il nostro è ormai un mercato maturo – commenta de Camillis – Nel 2015 la crescita è stata determinata da fattori congiunturali, Expo e il caldo. E anche quest’annno lo sviluppo sarà contenuto». Tuttavia anche con mercati piatti «ci sono fenomeni di lungo termine, come il discount e il drugstore che riescono a dare qualcosa in più al consumatore ».
Infine, il pianeta Coop. Il sistema delle grandi Coop ha chiuso il 2014 con un fatturato aggregato di 11,2 miliardi, in perdita operativa (-0,2% sui ricavi), ma con un utile netto del 2,6% del fatturato grazie al contributo della gestione finanziaria. Sei delle undici società della galassia Coop hanno chiuso il 2014 in perdita operativa.
In 5 anni l’aggregato Coop ha cumulato utili per 53 milioni, grazie a proventi finanziari per 1,036 miliardi, margini industriali per 136 milioni e proventi non ricorrenti per 194 milioni, a fronte di svalutazioni finanziarie per 814 milioni e imposte per 499 milioni. Da sottolineare che i finanziamenti da soci (il cosiddetto prestito sociale) sono in recupero del 2,5%: dai 10,8 miliardi del 2013 agli 11,1 miliardi del 2014.
Emanuele Scarci – Il Sole 24 Ore – 9 marzo 2016