Maurizio è cuoco e, pur di lavorare, si è offerto di preparare il pranzo tutti i giorni, in orario extra lavorativo. Monica precisa: «Non mi drogo, non bevo, non fumo e mi alzo presto al mattino». «Mettetemi alla prova per un mese gratis – scrive Luigi nel proprio curriculum – vi dimostrerò la mia grande volontà».
La maggior parte sono giovani di età compresa tra 20 e 35 anni e risiedono nella provincia di Venezia, ma le richieste arrivano numerosissime da tutta Italia. Lavoro pubblico? Stipendi d’oro? A Jesolo si cercano addetti «al sostentamento e al benessere di animali esotici» come coccodrilli, serpenti e tartarughe. In pratica chi prepara frullati di carne di gallina e di coniglio, chi provvede al lavaggio delle ciotole e alla rimozione degli escrementi dei predatori, personale per una mostra di corpi plastinati. Un annuncio sul web ha scatenato il caos: 470 curricula in soli 6 giorni.
Accade in quello che un tempo era il ricco Nordest. Gli autori sono i coniugi Rigoni, Mauro e Monica, gestori del Tropicarium Park e della mostra «Real Bodies» che aprirà i battenti il prossimo 26 dicembre in piazza Brescia. «E’ incredibile- chiosa Mauro – dopo quell’annuncio abbiamo ricevuto una media di quasi 90 curriculum al giorno». In ballo ci sarebbero 6 posti di lavoro: 1 al Tropicarium Park e 5 per «Real Bodies», ma dopo aver toccato con mano la disperazione di tanti disoccupati, i coniugi Rigoni si sono attivati per dare uno stipendio, seppur piccolo (almeno 500 euro al mese secondo una prima idea, ma la cifra oscillerà sulla base delle normative nazionali) a più persone. «Ci siamo attivati con il commercialista per predisporre turni di lavoro part time – precisa Mauro – . Ovviamente i candidati devono rispondere a dei requisiti minimi e in primis , per esigenze operative, verranno avvantaggiati gli jesolani che hanno maggiori necessità, per i quali vorremmo pianificare anche un lavoro a lungo termine fino alla fine della prossima stagione estiva». Con questo metodo i gestori delle due mostre contano di elevare da 5 a 15 il numero degli addetti alla mostra dei corpi plastinati e da 1 a 3 le persone da impiegare al Tropicarium Park. Una prima risposta concreta nel frattempo è arrivata dal testimonial di «Real Bodies», Alessandro Cecchi Paone, che appresa la notizia si è dimezzato il proprio cachet: «E’ il gesto di un una persona dai grandi valori com’è lui, ci ha commosso» dice Rigoni. Cecchi Paone ha chiesto in cambio l’assunzione di 4 persone in eccedenza alla pianta organica prevista originariamente per «Real Bodies». Colpito dalla disperazione di tanti disoccupati, anche il personale del Tropicarium Park ha accettato di ridurre l’orario di lavoro e lo stipendio per permettere qualche assunzione in più, seppur in regime di part time. «Ci sono tantissime persone che hanno bisogno di un lavoro, anche poco retribuito, ma vogliono lavorare. Mi auguro di poter soddisfare più persone possibili – conclude Rigoni lanciando un appello – e chiedo anche agli imprenditori jesolani di fare qualche assunzione in più. Insieme possiamo aiutare tante persone che hanno davvero bisogno di un lavoro».
Mauro Zanutto – Il Corriere del Veneto – 1 ottobre 2014