Per il Ddl esame in commissione alla Camera. Al Senato il decreto sul Tfr dei dipendenti pubblici. In settimana si chiariranno le scelte dopo il pre-accordo destinato a ridurre il cuneo fiscale
A tutta legge di stabilità. In attesa degli emendamenti dei relatori Baretta e Brunetta e della formalizzazione del pre-accordo raggiunto la settimana scorsa col Governo, parte ufficialmente in questi giorni alla Camera la carica finale alla ex legge Finanziaria. Sul piatto ci sono già in commissione Bilancio ben 1.600 emendamenti dei parlamentari di tutti i gruppi, che però dovranno passare prima al vaglio di ammissibiità, quindi dovranno superare il Rubicone degli accordi politici che si incaricheranno di riscrivere la legge di stabilità 2013 dopo che già è stato deciso col Governo lo stop agli sconti Irpef, il dimezzamento dell’aumento Iva, la riduzione del cuneo fiscale, l’altolà alla retroattività degli sgravi. Una manovra che quindi dovrà essere profondamente riscritta, col rebus, tra i tanti, della destinazione di un presunto “tesoretto” di 2 miliardi in cassa. La legge di stabilità – che sbarcherà in assemblea soltanto la settimana prossima, da martedì 13, per essere poi inviata al Senato – detterà dunque anche questa settimana i tempi dei lavori parlamentari, almeno alla Camera dove la sessione di bilancio è destinata a tenere banco lasciando ben poco spazio alle attività delle altre commissioni. Anche se in aula a Montecitorio si annuncia tensione, fin da oggi, sul decreto legge 174 (scade il 9 dicembre e deve poi passare al Senato) sui tagli agli organi politici delle Regioni, nel quale sono presenti anche norme per le zone terremotate del maggio 2012. Altro provvedimento atteso in aula alla Camera è quello sulla presenza delle donne nei consigli e nelle giunte di Comuni e Regioni: dovrebbe essere votato e approvato in via definitiva. Più intensa e “diversificata”, in attesa di aprire a sua volta tra due settimane la sessione di bilancio, si annuncia invece l’agenda del Senato. In assemblea a palazzo Madama, fin da questo pomeriggio, è atteso il Ddl di delega al Governo di revisione dello strumento militare». Mentre subito dopo, compatibilmente con gli eventuali accordi in commissione Giustizia cui il provvedimento è stato restituito la settimana scorsa, si attende il ritorno in assemblea del Ddl sulla diffamazione a mezzo stampa. Proprio in attesa dell’avvio della sessione di bilancio, le commissioni del Senato sono a loro volta chiamate ad accelerare l’esame dei numerosi provvedimenti che hanno in carico. Anzitutto due decreti legge: il Dl 179 sulla crescita (scade il 18 dicembre) e quello sul Tfr dei personale pubblico (Dl 185, scade il 29 dicembre), che si pensa di inviare alla Camera entro il 20 novembre. Decreti, ma non solo. Nei calendari delle commissioni sono in pole quanto meno tre provvedimenti: la delega fiscale e le due leggi Comunitarie 2011 e 2012. Per non dire della riforma elettorale, giunta forse al capolinea finale dei tempi possibili: senza intese, voteremo ancora col porcellum ideato dal leghista Roberto Calderoli.
Il Sole 24 Ore – 5 novembre 2012