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Lavoro, Istat: divario salario-prezzi mai così alto dal 1997

Secondo i dati dell’Istituto di statistica, nel mese di novembre, rispetto al mese precedente, le retribuzioni risultano ferme

A novembre la forbice tra l’aumento delle retribuzioni contrattuali orarie (+1,5%) e il livello d’inflazione su base annua (+3,3%) ha toccato una differenza pari a 1,8 punti percentuali. Lo rileva l’Istat, precisando che si tratta del divario più alto dal 1997. Nel dettaglio, rispetto a ottobre, a novembre i salari sono rimasti invariati.

Nello specifico, in riferimento ai principali macrosettori, a novembre le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale dell’1,9% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che a novembre presentano gli incrementi maggiori rispetto allo stesso mese dell’anno precedente sono: gomma, plastica e lavorazioni minerali non metalliferi e attività dei vigili del fuoco (per entrambi +3,1%).

ansa – 23 dicembre 2011

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