L’industria del packaging sta facendo pressione alla Commissione europea esortandola a fermare il divieto di utilizzo di bisfenolo A nei materiali a contatto con gli alimenti che potrebbe ben presto entrare in vigore in Francia.
Il divieto francese sul BPA era già stato proposto dalla precedente amministrazione, ma poi era stato messo in stand by a causa delle elezioni. Ora, anche il neo primo ministro francese Ayrault sembrerebbe favorevole a questo divieto che quindi potrebbe presto essere approvato, forte anche del fatto che l’Agenzia francese per la sicurezza alimentare ANSES avrebbe individuato ben 73 potenziali alternative al BPA. Ed è proprio su queste alternative che si basa l’azione dell’industria del packaging per fermare il divieto. Food Drink Europe sostiene infatti che le alternative non sarebbero idonee e che anzi potrebbero creare un rischio potenziale per i consumatori ma non solo. Per alcune applicazioni il fatto che non vi sia una alternativa sicura potrebbe comportare il ritiro dalla vendita di alcuni alimenti confezionati ma anche limitare la durata dei prodotti stessi.
Per Food Drink Europe l’eventuale divieto francese potrebbe quindi comportare gravi ripercussioni commerciali. Essendo il BPA utilizzato per le confezioni di molti prodotti, con scadenza a 24 mesi se l’industria del settore fosse costretta a passare ad altre alternative, dovrebbe affrontare grandi costi non solo per la ricerca delle alternative stesse, ma anche per i test necessari per la validazione, così come i rischi di svalutazione dei prodotti già in magazzino. Inoltre, attraverso una lettera indirizzata al direttore della DG SANCO Paola Testori Coggi, Food Drink Europe sostiene che è comunque prematuro per qualsiasi autorità nazionale anticipare l’esito della revisione dell’EFSA prevista per il mese di maggio del prossimo anno. Tuttavia, l’azione dell’industria, che sostiene di aver sempre seguito il parere di EFSA, parrebbe più finalizzata a sostenere il pericolo delle alternative piuttosto che la sicurezza del BPA stesso.
Obiezioni al divieto francese sottoforma di pareri circostanziati sono stati presentati alla Commissione europea dalla Repubblica Ceca, Spagna, Paesi Bassi e Regno Unito. Anche in altri Paesi d’Europa un divieto simile entrerà presto in vigore o è allo studio: in Belgio infatti la legge che vieta il BPA negli alimenti destinati ai bambini fino ai tre anni di età avrà effetto a partire dal 1 gennaio 2013, mentre in Danimarca è già in vigore il divieto di utilizzare il Bisfenolo A negli imballaggi per gli alimenti destinati ai bambini in tenera età. Anche la Svezia ha fatto sapere che presto si muoverà in tale direzione.
Agi – 2 ottobre 2012