«Mi hanno rubato trecento pecore» ma erano morte: denunciata
Jesi. Il gregge era stato stroncato dal freddo. Forse non voleva smaltire le carcasse. Denuncia il furto delle pecore, per motivi ancora non chiari, ma non era vero.
Gli animali in realtà erano morti. Scoperta dai carabinieri, è stata indagata per simulazione di reato.Nei guai una 21enne, residente nel maceratese ma con attività in Vallesina. Sosteneva di aver perso le pecore per due diversi motivi: 300 a causa delle nevicate dell’inverno scorso, 300 rubate, ma in realtà gli ovini erano tutti morti per cause ancora da accertare. La querela era stata presentata a luglio e i carabinieri avevano avviato indagini.
All’interno dell’allevamento di Staffolo sono state così trovate parti anatomiche mineralizzate di ovini, oltre a sottoprodotti di origine animale, camion e furgoni in disuso, pneumatici, vasche da bagno, televisori e altro materiale inservibile. Inoltre, proprio all’interno di uno dei mezzi abbandonati, è stata rinvenuta la carcassa di una pecora che aveva il segno identificativo di uno degli animali “rubati”. Dai controlli veterinari è risultato però che la morte dell’animale risaliva con ogni probabilità al mese di maggio.
Secondo le ipotesi investigative, la donna avrebbe simulato il furto per non essere costretta a smaltire, a pagamento, tutte le carcasse degli ovini morti per il freddo o altre cause. La 21enne deve anche rispondere di omessa custodia di animali e abbandono sul suolo di rifiuti pericolosi.
Messaggero – 22 agosto 2012