Protesta giovedì sotto il dicastero della Salute, con attivisti di tre associazioni: striscioni, urla e foto choc
Bandiere, striscioni e foto choc con cadaveri di animali insanguinati sotto la sede del ministero della Salute giovedì 4 aprile. Il sit-in organizzato dagli attivisti delle associazioni animaliste per esprimere ancora una volta il dissenso «contro chi autorizza la vivisezione e la sperimentazione scientifica sugli animali» ha portato alcuni attivisti su Lungotevere Ripa, al grido di «assassini». Delegazioni delle associazioni Roma For Animals, Memento Naturae e del Partito Animalista Europeo sono state ricevute dal ministro Renato Balduzzi per discutere sulla sperimentazione animale nell’industria farmaceutica. Gli attivisti «assediano» gli uffici di Balduzzi
ATTIVISTI PER GLI ANIMALI – C’è chi sostiene la massima utilità della sperimentazione sugli animali e chi che invece attribuisce danni alla salute umana causati proprio dai farmaci provenienti da sperimentazioni animali. «Un attivista animalista con la sclerosi multipla ha rifiutato le cure perché i medicinali a lui utili erano stati testati prima sugli animali», racconta Giancarlo De Felice di Roma for Animals. L’associazione per i diritti degli animali si batte contro chi sostiene e dà la possibilità alle case farmaceutiche «di lucrare sullo sfruttamento degli animali» e a sostegno delle sperimentazioni alternative sui farmaci. L’obiettivo è ottenere l’ abolizione del secondo passaggio nel processo del farmaco (il test sugli animali) prima della prova in vitro e poi dell’introduzione nel corpo umano.
VALIDAZIONE DEL METODO – «La sperimentazione animale non tutela la nostra salute», si legge in un comunicato del Centro Europeo per la Convalida dei Metodi Alternativi (Ecvam) che chiede a Balduzzi di accelerare la procedura di validazione per gli esperimenti sugli animali con metodi alternativi e la conseguente risposta sul corpo umano. Per questa fase adesso non sono previsti frequenti processi di validazione o forse uno ogni dieci anni. Secondo le tre realtà animaliste ricevute dal ministro, sarebbero stati accertati i danni alla salute arrecati all’uomo causati dall’assunzione di farmaci testati sugli animali. «Danni confermati anche dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) con il ritiro dal commercio di circa 8 farmaci al mese perché nocivi o mortali».
Corriere.it – 6 aprile 2013