Lavoratori esasperati dopo il rinvio dell’incontro. I sindacati chiedono l’intervento della Regione
Anche se l´incontro era saltato, loro all´appuntamento non sono voluti mancare. E così gli oltre 200 lavoratori dell´Ilta-Pai di Campiglia dei Berici nel giorno di San Valentino si sono ritrovati fuori dai cancelli del macello, là dove il cuore batte forte per quel posto di lavoro che da mesi traballa. Appesi alle recinzioni i camici, simbolo delle fatiche quotidiane, e alcuni striscioni in cui si chiedono “chiarezza e risposte certe”.
«Siamo stanchi di aspettare», «questo tira e molla ci sta logorando» lamentano i lavoratori, ormai esausti dopo l´ennesimo rinvio dell´incontro decisivo tra i rappresentanti della famiglia Nizzetto e del gruppo Amadori per mettere la parola fine ad una partita che, come hanno denunciato Cgil, Cisl e Uil, «si sta giocando sulle spalle dei lavoratori».
Ormai più rassegnati che arrabbiati, ma hanno voluto comunque manifestare pubblicamente il proprio disappunto sulla gestione dell´azienda, che per loro è da imputare ad alcuni componenti della famiglia Nizzetto. Poi dipendenti e rappresentanti sindacali si sono spostati nella sala consiliare di Campiglia dove, alla presenza del sindaco Marisa Gonella, è stato fatto il punto della situazione. Martedì in Regione verrà formalizzato l´accordo per la cassa integrazione in deroga per il 2013 e in quell´occasione Daniele Zambon (Fai Cisl), Edoardo Zampese (Flai Cgil) e Nicola Storti (Uila Uil) invieranno un documento all´assessore regionale Elena Donazzan e ai capigruppo del consiglio regionale, «affinché anche la politica faccia le dovute pressioni su Nizzetto e Amadori per il buon esito della trattativa».
Lavoratori e rappresentanti sindacali si sono dati appuntamento per una nuova assemblea il 28 febbraio.
Il Giornale di Vicenza – 16 febbraio 2013