Disastro in cultura generale. Il più bravo a Torino, sei dei migliori mille a Bari dopo le ombre di brogli. TEST di Medicina off limits per uno studente su due. E autentico flop nelle domande di cultura generale. Mentre il punteggio minimo per essere ammessi si abbassa di oltre sette punti. Ieri mattina sul sito www.accessoprogrammato. miur.it sono comparsi gli attesissimi punteggi degli oltre 63mila studenti che lo scorso 8 aprile si sono cimentati con il quizzone avversato da tutte le organizzazioni studentesche italiane.
Parecchie le novità rispetto allo scorso anno. Quella che salta subito all’occhio è l’exploit dei due atenei pugliesi, che nella cinquina di testa riescono a piazzare addirittura quattro studenti: due di Bari e altrettanti di Foggia. Mentre per quasi metà dei candidati (26mila) è stato addirittura impossibile superare la soglia minima per diventare idonei.
Così, il punteggio per essere ammessi è letteralmente crollato. Nel 2013 erano occorsi come minimo 41,30 punti. Quest’anno, ne sono bastati 33,90 (tanto ha ottenuto l’ultimo dei 10mila vincitori), 7,4 in meno. Un record, da quando occorre totalizzarne almeno 20 per avere qualche chance con i ripescaggi. Domande più difficili o frutto dell’anticipo del test e della concomitanza con la preparazione agli esami di maturità? Durante le scorse settimane, gli studenti avevano lanciato l’allarme per la scelta di fare svolgere la selezione ad aprile. E, stando ai numeri resi noti dal Miur, pare che l’anticipo della prova di cinque mesi, ad aprile anziché a settembre, qualche ripercussione l’abbia avuto. L’anno scorso, infatti, gli studenti che non riuscirono a superare lo sbarramento dei 20 punti furono meno di uno su tre: il 30,1 per cento. Quest’anno abbiamo oltrepassato il 41 per cento: quasi uno su due.
A sondare le domande più ostiche è stato il sito studentesco skuola.net. I primi mille classificati, in media, hanno azzeccato soltanto il 18 per cento delle domande di cultura generale. Ottenendo qui solo un punto sui 6 disponibili. Le cose sono andate decisamente meglio nelle domande di Logica – con il 67 per cento di centri – e in quelle di Chimica, Matematica e Fisica. Sempre in media, i mille più bravi hanno invece azzeccato metà – il 53 per cento – dei 15 quesiti di Biologia. Secondo la classifica elaborata dall’Unione degli universitari, gli atenei con il maggior numero di vincitori sono risultati quelli di Milano – la Statale e la Bicocca – e di Padova. Nel primo, per 430 posti da assegnare a studenti comunitari e non comunitari residenti in Italia, sono stati ammessi in 829: quasi il doppio. Stesso discorso alla Bicocca, dove i 338 che hanno staccato il biglietto per Medicina e Odontoiatria dovranno contendersi 162 posti. Il resto andrà in altri atenei lombardi o di altre regioni.
I dati del lungo listone con 10.120 ammessi confermano la superiorità degli studenti che hanno svolto il test negli atenei settentrionali, decisamente i più ambiti. Il 52 per cento di tutti gli ammessi ha svolto il test al Nord. E dopo la pubblicazione dei risultati, tutti sono andati in cerca dello studente contrassegnato con la matricola numero 31MP41840: il codice dietro il quale si cela il ragazzo o la ragazza che si è piazzato al primo posto, con lo stratosferico punteggio di 80,50. Si sa soltanto che l’anonimo aspirante camice bianco ha svolto il test a Torino. Potrebbe trattarsi di un ragazzo in procinto di diplomarsi in un liceo piemontese o di un cervello in fuga da qualche altra regione italiana. Magari al secondo o al terzo tentativo.
Nel ranking stilato dall’Udu, che prende in considerazione la percentuale di ammessi sui posti messi a disposizione, spicca l’affermazione degli studenti che hanno svolto il test a Bari. Dove nelle ore immediatamente precedenti la prova una commissione ha denunciato la manomissione di un pacco e il furto di un plico contenente le 60 domande che hanno deciso il destino dei 63mila all’assalto di un posto per l’accesso a Medicina. L’università del capoluogo pugliese è la prima università del Sud Italia, con 368 ammessi per appena 251 posti. E piazza due eccellenze nella top five. L’anno scorso il primo studente di Bari si piazzò al 116 posto. «Sembra un dato anomalo – dichiara Gianluca Scuccimarra, dell’Udu – ma è presto per parlare di caso-Bari. Il ministero deve comunque fare chiarezza su quanto successo con il plico scomparso». Stefania Giannini, titolare del dicastero, conferma che il test è valido e non sarà annullato, come chiedono gli studenti.
Repubblica – 23 aprile 2014