Caccia a nuove dosi. Una misura presa in via precauzionale nel giorno dell’avvio della campagna nazionale
MILANO – Sono ore convulse all’Asl di Milano: i medici ieri sono stati al lavoro fino a tarda sera per reperire nuove dosi di vaccino contro l’influenza. L’emergenza è scattata dopo una lettera dell’azienda farmaceutica Crucell. Venti righe per informare che le consegne dell’antinfluenzale Inflexal V sono bloccate, in quanto «una serie di indagini interne hanno riportato risultati inattesi nei test». Sospetta pericolosità. È una questione, insomma, di sicurezza dei cittadini. Così a Milano al momento mancano 65 mila dosi contro l’influenza, in pratica una su tre. Anche i vertici dell’assessorato della Sanità della Regione Lombardia seguono da vicino la ricerca di nuovi vaccini. Ma il problema appare fin d’ora di portata nazionale. E la corsa ad accaparrarsi fiale contro l’influenza prodotte da altre ditte farmaceutiche è iniziata. «Siamo consapevoli – si scusa la Crucell – delle difficoltà che creiamo».
IL RITIRO – Il ritiro dal commercio dell’ InflexalV avviene nel giorno di avvio della campagna per la vaccinazione influenzale. L’obiettivo del ministero della Salute è spingere almeno il 75% degli ultra 65enni e delle categorie a rischio (come i malati cronici) a vaccinarsi. È considerato il miglior modo per prevenire le forme gravi dell’influenza ed evitare le complicazioni. La sospensione delle consegne dei vaccini a Milano – e con ogni probabilità in altre parti d’Italia – non deve, dunque, allarmare né spingere la popolazione a non vaccinarsi. I controlli per la sicurezza dei vaccini ci sono e – come mostra il caso di ieri – funzionano. «La decisione di Crucell di sospendere la fornitura per l’intera campagna vaccinale è stata presa in considerazione del rischio residuo associato a due lotti, sebbene non vi siano indicazioni che la qualità e l’integrità degli altri lotti sia stata compromessa – scrive la casa farmaceutica -. Attualmente non possiamo sapere, però, se i risultati delle indagini interne arriveranno in tempo utile. Suggeriamo pertanto di cercare un fornitore alternativo di vaccino».
PROBLEMA NAZIONALE – Adesso il problema è capirese il fabbisogno nazionale riuscirà a essere soddisfatto. Oltre alla Crucell, la produzione è affidata quattro grandi multinazionali farmaceutiche: Johnson&Johnson, Novartis, Sanofi, GlaxoSmithKline. Alla questione di (non) sicurezza dell’ Inflexal V si aggiungono problemi di produzione riscontrati da altre ditte farmaceutiche. «Ma per sopperire alle necessità – spiegano dal ministero della Salute – le ditte produttrici stanno importando vaccino influenzale dall’estero. Quest’anno il ciclo generativo del vaccino, che generalmente si conclude entro la fine dell’estate, è iniziato nei consueti tempi ma ha poi subito un’interruzione dovuta, appunto, alla mancata disponibilità dei componenti necessari alla produzione». C’è da sperare che i contrattempi finiscano qui.
sravizza@corriere.it – 17 ottobre 2012