Non ha saldato i conti di una villa per 200mila euro. L’anziana, con seconda residenza al Lido, ha versato i soldi del “riscatto”
VENEZIA – Le hanno pignorato, per un disguido economico, l’amato cagnolino. Questa la disavventura capitata, nei giorni scorsi, a una ricca signora americana ottantenne L.G.. La donna ora è in un momento di difficoltà a causa della crisi economica e al Lido mantiene, da tanti anni, una seconda casa dove trascorre un periodo durante le vacanze estive.
Un caso paradossale quello capitatole che non mancherà di far discutere amanti degli animali. La donna americana, pensionata, nei giorni scorsi, si è vista notificare l’avvio del procedimento nei confronti di Skippy, un chihuahua. Il fedele compagno, che le ha tenuto compagnia in questi ultimi anni rischiava di finire all’asta. Si tratta di un esemplare di razza con ricercatissimo pedigree, un animale di un certo valore di mercato. Del resto Skippy ha già vinto alcuni premi di bellezza canina in concorsi internazionali a Londra e Parigi.
Conosciuto il provvedimento l’anziana signora ha subito presentato opposizione e pagato intanto circa duemila euro per evitare di mettere a rischio l’amato animale. All’origine del provvedimento pare ci sia il mancato pagamento dell’affitto di una villa all’estero che la signora si era “dimenticata” di avere per un canone complessivo di circa duecentomila euro. La giustizia stavolta nell’elenco dei beni pignorabili, ha messo anche Skippy. Il cane, almeno per i lidensi,(ma la fama ha sorpassato i confini dell’isola) non è uno “qualunque”. Si tratta di una creatura famosa non fosse altro perché la facoltosa padrona era solita dedicare al cagnolino, quando compiva gli anni, una strepitosa festa.
Fino a qualche anno fa (adesso la struttura è chiusa per una ristrutturazione che sembra piuttosto laboriosa) tutto veniva organizzato al famoso hotel Des Bains del Lido. Una manifestazione con tanto di torta finale e, in un’occasione particolare, anche dei fuochi d’artificio che (accadeva qualche anno fa) avevano stupito e incantato molti lidensi in riva al mare. Fu solo il giorno seguente a quel tripudio milionario che molti scoprirono che quella festa era stata organizzata per un cane, anche se famoso e importante come Skippy. La vicenda del “pignoramento” di un cane, un cane di razza – come fosse un televisore o un divano a finire tra i beni oggetto di pignoramento – è destinata a far discutere e molto.
La Convenzione di Strasburgo nel 1967 ha definito che “l’uomo ha l’obbligo morale di rispettare tutte le creature viventi, ed in considerazione dei particolari vincoli esistenti tra l’uomo e gli animali da compagnia e considerando l’importanza degli animali da compagnia a causa del contributo che essi forniscono alla qualità della vita e dunque il loro valore per la società”. Ma l’animale è, dal punto di vista giuridico, una «res», una cosa, e come tale è considerata, appunto, un bene pignorabile, a prescindere dal rapporto affettivo che può essersi creato tra un cane e il suo referente umano.
Gazzettino – 27 aprile 2013