Dal capo dello Stato monito al governo alla prese con il piano Cottarelli. Occorre “un nuovo ordine di priorità”. Renzi: “Condivido, principio sacrosanto”
ROMA – Una condanna del passato e un monito per il futuro: i tagli alla spesa pubblica non possono essere indiscriminati. In occasione della presentazione del nuovo portale dell’agenzia Ansa, il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, interviene duramente sul tema della spending review. Occorre, avverte il capo dello Stato, “il passaggio da tagli che abbiamo conosciuto assolutamente immotivati” a tagli ragionati in base “a un nuovo ordine di priorità”. “La spending review – prosegue – dovrebbe intervenire con capacità selettiva, il che però presuppone discorsi che ancora assai poco vengono fatti”. Bisogna considerare “quali sono le presenze realmente essenziali per l’interesse nazionale”.
Principio che il premier Matteo Renzi dice di “condividere totalmente”. “Mi sembra – aggiunge – che sia un principio sacrosanto”.
“Vi confesso che, nonostante lo sforzo di Cottarelli”, aspetto che venga il “il tempo delle scelte effettive rispetto alla massa di dati” finora raccolti, dice ancora Napolitano. Per il capo dello Stato il tema dei tagli alla spesa pubblica è assai rilevante a va affrontato con una ratio diversa dal passato. Quando, ha spiegato, ci sono stati “tagli assolutamente immotivati, che non richiedevano quasi motivazione”. Erano tagli e basta – sottolinea Napolitano – sulla base di percentuali e di parametri, indipendentemente da quello che c’era dietro ai numeri”.
Quindi, dice ancora il presidente, “la questione è grossa perché non c’è segmento di spesa pubblica che non abbia in sé interessi fondamentali, interessi non fondamentali, particolari o generali. E’ un coacervo sul quale la spending dovrebbe intervenire con capacità selettiva”. Bisogna anche vedere, spiega Napolitano, “le non priorità attuali” pur non rinunciando ad aggredire “le posizioni diventate quasi di rendita per tanti fruitori del finanziamento pubblico”.
Sul delicato tema dei tagli alla spesa pubblica, avverte ancora il presidente, serve “una discussione seria” e non fatta sotto la pressione di “un’urgenza” che porta a chiedersi “quanto risparmieremo l’anno prossimo”, “occorre portare lo sguardo un po’ più lontano”.
Nei giorni scorsi i suggerimenti contenuti nel piano elaborato dal commissario Carlo Cottarelli avevano suscitato numerose polemiche dal fronte sindacale, soprattutto perché da parte del governo si era ribadita l’intenzione di andare avanti senza alcuna forma di concertazione. E i propositi di tagli previsti dalla spending review sono stati al centro anche oggi delle contestazioni al presidente del Consiglio Matteo Renzi.
Repubblica – 26 marzo 2014