La carcassa del bovino è stata trovata nei pressi di malga Zocchi. I forestali: «Ma non è escluso che si tratti di cani randagi»
VERONA — Dopo un mese e mezzo di «assenza» che aveva lasciato pensare al peggio, forse l’orso del Baldo è tornato a farsi vivo. A testimoniare, il suo passaggio, questa volta, è una mucca sbranata non lontana da malga Zocchi, poco sotto Bocca di Navene, ritrovata nella giornata di ieri. Il sopralluogo dei forestali di Verona ha dato modo di verificare che, almeno a una prima analisi, le ferite sono compatibili con l’aggressione da parte di plantigrado. Sarà del tutto da capire se a colpire possano essere stati M4 o M11, due orsi che in più occasioni sono stati visti aggirarsi sul Baldo. I due esemplari sarebbero stati avvistati nuovamente proprio di recente verso la fine della scorsa settimana.
Si dice tuttavia prudente Paolo Colombo, vice-comandante provinciale del Corpo Forestale dello Stato che, negli ultimi anni ha seguito attentamente le «scorribande» degli orsi in zona monte Baldo. «Abbiamo predisposto delle analisi a partire da dei campioni biologici – spiega – che daranno la risposta definitiva in merito al tipo di animale che ha aggredito la mucca. Non è escluso che i responsabili possano essere altri, come dei cani randagi». In ogni caso, il Corpo Forestale invita ad evitare giudizi affrettati. «Stiamo lavorando molto, anche a livello culturale – prosegue Colombo – per la reintroduzione di questi animali. C’è il rischio che la gente li consideri più pericolosi di quanti siano. Non si contano i capi di bestiame uccisi dal maltempo o morti casualmente mentre cadono da un dirupo o uccisi da altri animali ancora. Gli orsi incidono pochissimo, da questo punto di vista».
Nei confronti dell’orso M11, che forse si era reso responsabile di altre razzie era montata, soprattutto sul versante trentino, la rabbia degli allevatori. La provincia autonoma aveva inoltrato la richiesta di un’autorizzazione ministeriale per procedere alla cattura. L’esemplare, però, non si era mai fatto trovare. Tanto che, alcuni attivisti come Giorgio Righetti (ambientalista di lunga data e fondatore su Facebook del Comitato per la tutela dell’orso del Baldo) avevano ipotizzato la sua morte. «E’ assolutamente naturale – fa notare Colombo – che gli orsi scompaiano anche per periodi di una certa lunghezza. Non abbiamo nessuna ragione per pensare M11 sia morto».
L’Arena – 16 agosto 2016