Lo scenario è romantico. Le conseguenze però non sono delle migliori. Allarme sanità ad Oltrebrenta. A segnalare il pericolo zecche sono i residenti dei condomini che si affacciano sul parco pubblico dei Giusti. Motivo del contendere è stato il passaggio di centinaia di pecore che l’altro giorno per ore sono rimaste al pascolo proprio nell’area verde comunale.
Quando il gregge in tarda serata si è allontanato, oltre ad aver brucato l’erba, inevitabilmente, ha lasciato parecchio sterco creando rabbia e preoccupazione tra la gente. «In questo parco», hanno detto i residenti, «ci giocano inostri bambini. La presenza dei “ricordini” lasciati dalle pecore ha aumentato la presenza di insetti. Insomma si è venuto a creare un ambiente che potrebbe provocare seri danni alla salute a chi viene al parco». Le richieste all’amministrazione comunale non so no mancate: «Chiediamo», hanno proseguito, «che il Comune provveda alla bonifica dell’area verde. Ci stiamo avvicinando alla stagione estiva, le giornate si fanno più calde e il pericolo malattie è più accentuato. Non abbiamo nulla contro gli animali, ma ovviamente dobbiamo tutelare i nostri figli che in quel parco giocano tutti i giorni, si rotolano a tera e si divertono con la palla». Sulla vicenda ha rilasciato una dichiarazione anche il consigliere comunale della Lega Nord Marcello Bano: «Non sono contrario al pascolo del bestiame, accade in tutti i territori e non è giusto bloccare questa attività. Tuttavia ci sono le zone arginali deputate a questo tipo di attività. Nei parchi comunali ci vorrebbe il divieto visto che giustamente la popolazione usufruisce di queste aree per momenti di relax lontano dai pericoli e l’altro giorno i disagi sono apparsi sotto gli occhi di tutti». La possibile soluzione: «I parchi pubblici dovrebbero essere custoditi dai nonni vigili. Se l’altro giorno qualcuno avesse sorvegliato», ha concluso, «nessuno si sarebbe lamentato e avremo evitato un prato lordato dal passaggio delle pecore». Nei prossimi giorni è attesa la risposta del Comune per chiarire la vicenda ed eventualmente trovare i giusti correttivi per l’immediato futuro.
Il Gazzettino di Padova – 21 aprile 2016