Nuovo stop alla riforma di Obama
Giudice federale stabilisce che è incostituzionale obbligare i cittadini ad avere una copertura sanitaria
WASHINGTON – Un giudice federale della Florida ha dichiarato incostituzionale uno dei capitoli chiave della riforma sulla Sanità pubblica varata lo scorso marzo dall’Amministrazione del presidente Usa, Barack Obama, confermando che sarà la Corte Suprema Usa a decidere in proposito. Alla fine dell’anno scorso, un primo no era venuto da un altro giudice federale, ma della Virginia.
ASSICURAZIONE PER TUTTI – Il capitolo contestato è ancora una volta quello relativo all’obbligo per tutti di stipulare un contratto di assicurazione sanitaria a partire del 2014. In caso contrario si dovrebbe pagare una penale. Nel dicembre scorso il giudice distrettuale Henry Hudson, scelto nel 2002 dall’allora presidente Usa George W. Bush, aveva appoggiato la posizione dello stato della Virginia, secondo cui il Congresso non ha nè il diritto nè il potere di imporre ai cittadini americani di acquistare una assicurazione sanitaria o di pagare una multa se lo rifiuta.
IL NUOVO STOP – Oggi è un giudice di Pensacola, in Florida, a raccogliere il testimone. Secondo Roger Vinson, che ha l’appoggio di ben 26 Stati Usa, «dato che il mandato individuale è inconstituzionale», l’intera legge «deve essere dichiarata nulla». Il caso finirà senza alcun dubbio dinnanzi alla Corte Suprema, visto che uno o più ricorsi in appello del ministero della Giustizia vengono dati per scontati e la stessa Casa Bianca ha fatto sapere di essere pronta a presentare l’appello. Secondo esperti americani, il caso potrebbe finire al Tribunale dei Tribunali già quest’autunno, ma è più probabile che il caso verrà trattato soltanto l’anno prossimo. (Fonte: Ansa)
Corriere.it
31 gennaio 2011