Ocse: sussidi agricoli mai così bassi, coprono un quinto reddito
Record negativo per i sussidi pubblici all’agricoltura nei paesi avanzati. Nel 2011 gli aiuti al settore sono scivolati sotto la soglia del 20% del reddito, coprendo ormai solo il 19% dei guadagni delle imprese agricole. A rivelarlo è il consueto e autorevole rapporto Ocse sulle politiche agricole dei paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
La caduta dei sussidi è dovuta in buona parte al buon andamento dei prezzi delle commodity agricole. Essendo in molti casi gli aiuti legati all’andamento delle quotazioni ( i cosiddetti aiuti anticiclici), la congiuntura favorevole ha determinato una minor spesa governativa grazie al positivo andamento dei mercati. Nel 2011 erogati 182 miliardi agli agricoltori dei paesi avanzati Nonostante questo però, la cifra spesa resta impressionante: 182 miliardi di euro mettendo insieme tutti i paesi dell’area Ocse. Anche se gli analisti dell’Organizzazione valutano positivamente il progressivo sganciamento dei sussidi dalla produzione, con il passaggio diretto ai produttori indipendentemente dal volume dei raccolti. Una scelta soprattutto europea: da 10 anni la Politica agricola comune ha infatti abolito progressivamente ogni legame tra aiuti e quantità prodotte, con la conseguenza però di veder crescere vertiginosamente il deficit dell’Unione in una serie di commodity chiave. Prima fra tutte la soia, protagonista dei maggiori rialzi legati alla siccità nordamericana dei mesi scorsi. Politiche poco efficienti su ambiente e gestione dei rischi La critica principale del rapporto alle politiche agricole riguarda però la “scarsa efficienza” dei sussidi che «dovrebbero essere più direttamente indirizzati verso competitività e produttività», spiega il direttore agli affari agricoli e al commercio dell’Ocse, Ken Ashe. «Il progressivo calo dei sussidi è positivo, ma i governi dovrebbero fare sforzi maggiori sull’ambiente, per assicurare l’uso di metodi di produzione sostenibili aiutando al tempo stesso le imprese agricole a una migliore gestione dei rischi». Aiuti record in Svizzera e Norvegia, Ue sopra la media A dispetto dei tentativi di coordinare le politiche agricole internazionali soprattutto alla luce delle ricorrenti crisi alimentari, l’incidenza degli aiuti pubblici sui redditi agricoli varia in modo sostanziale da paese a paese. Il livello più basso è quello della Nuova Zelanda, dove solo l’1% dei guadagni agricoli deriva da aiuti pubblici, mentre in Australia sale leggermente al 3 per cento. Sotto la media Ocse anche Usa (9%), Messico (13%) e Canada (16%). L’Unione europea ha ridotto gli aiuti Pac che in pochi anni dal 30 sono scesi al 20% dei redditi, leggermente sopra la media Ocse. Salendo si incontrano Giappone (51%), Svizzera (56%) e Norvegia (60 per cento).
ilsole24ore.com – 21 settembre 2012