L’epidemia di Ebola può essere fermata «da metà del prossimo anno» se il mondo accelera la risposta contro il virus. Lo ha detto il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, parlando da Washington a una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Tuttavia, Ban Ki-moon ha anche avvertito che, sebbene il numero di casi sia diminuito in alcune parti dell’Africa occidentale, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è «preoccupato» per la situazione in Mali, dove sono morte sei persone e sono state segnalate nuove infezioni.
«Ho incaricato il capo di “Mission for Ebola Emergency Response” Anthony Banbury di istituire con urgenza basi di assistenza nel Paese», ha detto il segretario generale dell’Onu. Intanto, proprio lo stesso Banbury ha avvertito che «la minaccia Ebola resta reale». E secondo David Nabarro, inviato speciale Onu per il virus, «rimangono punti caldi dell’epidemia nel nord della Guinea e nell’ovest della Sierra Leone». Guinea, Sierra Leone e Liberia sono stati i Paesi maggiormente colpiti dal virus: 2.027 casi e 1.214 decessi in Guinea, 7.082 casi e 2.963 morti in Liberia e 6.190 casi e 1.267 decessi in Sierra Leone. Totale, più di 5.400 morti in questi tre Paesi, oltre a quelli di Nigeria, Mali, Spagna e Stati Uniti. (La Stampa)
Malattia da virus Ebola. Aggiornamento epidemiologico
Dall’inizio dell’epidemia da malattia da virus ebola (Evd) al 16 novembre 2014, sono stati segnalati all’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) 15.145 casi sospetti, probabili e/o confermati di Evd e 5420 decessi. Aggiornamento Ecdc
Paesi con diffusa ed intensa trasmissione di Evd
L’incidenza di Evd non sembra essere in aumento a livello nazionale in Guinea e Liberia, dove l’epidemia sembra essere mantenuta da una intensa trasmissione in distretti chiave. Il maggior numero di nuovi casi in questi paesi è stata notificata a N’Zerekore in Guinea e Montserrado in Liberia.
L’incidenza nazionale continua ad aumentare in Sierra Leone, dove il maggior numero di nuovi casi è stato riportato nelle zone occidentali e settentrionali del Paese, in particolare nella capitale Freetown e a Port Loko.
Una descrizione della situazione epidemiologica nei Paesi colpiti è disponibile nel “Who: Ebola Response Roadmap Situation Report Update” del 19 novembre 2014 (pdf 1,9 Mb). Mappe aggiornate sull’evoluzione dell’epidemia in Africa occidentale sono disponibili sul sito Oms.
Paesi con un caso/i iniziale/i o con trasmissione localizzata di Evd
Cinque paesi: Mali, Nigeria, Senegal, Spagna e Stati Uniti d’America hanno segnalato all’Oms casi di Evd autoctoni e/o un caso iniziale importato da Paesi con diffusa e intensa trasmissione di Evd.
In Mali sono stati segnalati 6 casi di Evd (5 casi confermati e 1 caso probabile) e 5 decessi. I casi più recenti si sono verificati nella capitale Bamako ed hanno tutti legami epidemiologici diretti o indiretti con un paziente, proveniente dalla Guinea, deceduto il 27 ottobre 2014 nella clinica Pasteur di Bamako. Per maggiori informazioni consulta i comunicati Oms “Mali confirms its second fatal case of Ebola virus disease” del 12 novembre 2014 e “Mali: Details of the additional cases of Ebola virus disease” del 20 novembre 2014.
Quattro casi di Evd e un decesso sono stati notificati negli Stati Uniti d’America. Il primo caso ha riguardato un individuo proveniente dalla Liberia, che ha sviluppato i primi sintomi circa quattro giorni dopo l’arrivo negli Stati Uniti (Dallas, Texas, Usa). Due casi di Evd sono stati in seguito confermati in due operatori sanitari che avevano assistito il primo paziente in Texas e un caso in un operatore sanitario rientrato a New York, asintomatico, da una missione umanitaria in Guinea. Tutti gli operatori sanitari sono stati dimessi dopo essere risultati negativi a due test consecutivi per Evd. Tutti i contatti messi sotto osservazione hanno completato il follow-up a 21 giorni. Per maggiori dettagli consulta il il “Who: Ebola Response Roadmap Situation Report Update” del 19 novembre 2014 (pdf 1,5 Mb) e visita, sul sito dei Centers for Disease Control and Prevention (Cdc) di Atlanta, la pagina dedicata all’ebola e l’aggiornamento epidemiologico del 11 novembre 2014.
Il 6 ottobre 2014, le autorità sanitarie spagnole hanno confermato il primo caso autoctono di Evd in Spagna, in un’infermiera in servizio all’ospedale La Paz-Carlos III di Madrid che aveva assistito uno dei casi spagnoli di Evd, contagiati in Africa e rimpatriati in Spagna. La paziente è risultata negativa ai test per Evd effettuati il 19 e 21 ottobre e tutti i contatti messi sotto osservazione hanno completato 21 giorni di follow up.
In assenza di nuovi casi di Evd in Nigeria e Senegal 42 giorni dopo l’ultima segnalazione, l’Oms ha ufficialmente dichiarato la fine dei focolai di Evd in questi Paesi. Per maggiori informazioni consulta i comunicati dell’Oms: “The outbreak of Ebola virus disease in Senegal is over” (17 ottobre 2014) e “Nigeria is now free of Ebola virus transmission” (20 ottobre 2014- da Epicentro.Iss)
23 novembre 2013