La dg Daniela Carraro spiega come introiterà le somme necessarie: «Le otterremo grazie a un nosocomio migliorato nei servizi offerti agli utenti». Si anima il dibattito sul parking dell´ospedale dopo la riduzione delle tariffe. Il tribunale del malato si chiede dove l´Ulss troverà il denaro da dare ai privati
Finora si è capito che entro il primo maggio parcheggiare all´ospedale Unico Alto Vicentino costerà trenta centesimo all´ora e non più un euro e venti. Il mancato introito che la riduzione della tariffa determinerà per i privati – calcolato in circa 300 mila euro all´anno – sarà coperto dall´Ulss 4. Il problema, adesso, è capire con quali risorse. Il direttore sanitario Daniela Carraro non sembra però smarrita. Anzi indica già la strada.
«La spesa è a carico del bilancio dell´Ulss – ha precisato – si tratta di una somma di circa trecentomila euro annui che dovrebbero essere recuperati da una maggiore attrazione dell´ospedale». In sostanza, il fatto che il nuovo nosocomio si presenti come struttura d´eccellenza per le risorse umane e tecniche di cui è composto, dovrebbe spingere più persone a curarsi nella struttura. Se questo si verificasse, il bilancio dell´azienda sanitaria ne gioverebbe e le risorse verrebbero recuperate. La stessa riduzione del costo del parcheggio dovrebbe aiutare in questo senso. Diventa fondamentale, a questo punto, non solo tenersi stretti gli utenti dell´ Ulss, ma riuscire ad agganciarne anche qualcuno da fuori, puntando tutto su un servizio di qualità. Mentre i vertici dell´Ulss studiano la strategia, la base continua però a rumoreggiare. Stavolta, a prendere posizione è Giuseppe Ciucciù, presidente regionale del Tribunale dei diritti del malato. E lo fa proprio sulla riduzione del ticket.
«Non capisco proprio tutta questa soddisfazione per la modalità con cui è stata abbassata la tariffa del parcheggio – afferma – siamo infatti davanti a una finta soluzione, visto che a pagare sono sempre i cittadini».
Una voce, la sua, che stona con il coro di “finalmente” che si era levato, tra sindaci e amministratori pubblici, dopo l´annuncio dell´abbassamento del ticket. «Questi soldi che l´azienda mette, alla fine, di chi sono? Sempre dei cittadini. E così si rischia un taglio dei servizi, perché si tolgono risorse pubbliche per darle ai privati». Cicciù punta il dito anche contro il cambiamento di scenario conseguente al passaggio dai due poli ospedalieri di Thiene e Schio, a quello unico dell´Ulss 4. «Da quando è stato fatto il Project i cittadini non sono più padroni dell´ ospedale – ha detto – la struttura è dei privati e noi paghiamo una concessione». Infine, risolleva il tema della trasparenza. «Il Project financing sembra un vangelo», ha aggiunto. «In un momento in cui si riforma tutto, c´è questo atto che non solo è intoccabile, ma anche inavvicinabile, visto che non si può vedere. La gente è esasperata e non possiamo continuare a giocare con questa storia della segretezza del documento».
Precisa la posizione della dg Carraro sulla questione dell´accessibilità agli atti. «La trasparenza per le istituzioni pubbliche è un requisito del nostro ordinamento, tutelato da apposite norme di legge», chiarisce. «La pubblicità del contratto del project financing – aggiunge – è sottoposta a una decisione della Regione, di cui siamo in attesa. Peraltro il fatto che i miei tre predecessori direttori generali non abbiano mai consegnato il contratto è conseguente alla convinzione che le norme obbligherebbero alla riservatezza. In definitiva, conto di poter pubblicizzare se non tutto il contratto, almeno alcune parti che interessino i servizi per i cittadini, magari aiutata da una nuova normativa orientata a una maggiore trasparenza degli atti tra pubblico e privato, che sembra in arrivo».
Il Giornale di Vicenza – 11 marzo 2013