Le riprese in un palazzo della Stanga nascondono sorprese e chi ci abita chiama un legale: «Devono chiedere i permessi». Se fosse un film come potremmo intitolarlo? Magari “Piovono cavalli e galline in cortile”. Andate a proporre il titolo ai residenti di via Fratelli Boscardin 26, in zona Stanga a Padova, e probabilmente non ci troveranno niente da ridere.
Perchè, ieri, i 22 condomini che abitano in quel palazzo si sono ritrovati in cortile non solo cavalli e galline, ma anche cani e uccelli, nonchè la troupe cinematografica che sta girando in questi giorni a Padova le scene dell’ultimo (prossimo) film dell’attore-regista Checco Zalone intitolato “Sole a catinelle”.
«La sera precedente avevamo trovato un cartello di avvertimento: il giorno dopo (ieri, ndr) sarebbero state girate alcune scene del film di Zalone» racconta Paolo Fabretti il quale, avendo la compagna che abita proprio in quel condominio, s’è fatto portavoce della protesta degli altri residenti. Ma cosa era accaduto? «La produzione del film – spiega Fabretti – aveva affittato per riprese in interno uno degli appartamenti del civico 26. In casa propria ognuno fa quel che vuole e nessuno di noi ha niente da ridire su questo. Ma il fatto è che la troupe si è “allargata”. E ha cominciato a girare in esterno nel cortile comune del nostro condominio, con cani, cavalli e bestiario vario». A quel punto è scoppiata la protesta: «Ne abbiamo fatto – afferma Fabretti – una questione di principio. Ci avessero chiesto prima il permesso, magari avremmo anche detto di sì. Ma così no: non si entra in casa d’altri senza prima chiedere».
La discussione s’è fatta accesa fino a quando i condomini hanno chiamato le forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti i vigili urbani per calmare gli animi. Verso sera attori e operatori se ne sono andati, ma già stamattina è previsto il secondo giorno di riprese. «Troveranno qui un nostro avvocato» assicura Fabretti. Il quale, come gli altri condomini, è davvero contrariato: «Perchè oltretutto il Comune ha concesso l’uso della via alla troupe di Zalone, chiudendola al traffico, per parcheggiare i mezzi della produzione. E anche qui ci sarebbe da ridire: se un residente è fuori e deve entrare in casa propria cosa fa, deve aspettare la fine delle riprese?».
Gazzettino – 11 luglio 2013