Allarme ebola rientrato in Azienda ospedaliera. Sono risultate essere infette dal parassita della malaria le due persone ricoverate all’Azienda Ospedaliera di Padova. Nelle scorse ore tra la popolazione si era diffuso l’allarme per il timore che si trattasse di ebola. I sintomi delle due malattie infatti sono simili, la persona presenta febbre alta, nausea e vomito.
Il nigeriano e il croato sono stati presi in carico dal reparto di Malattie Infettive che ha attivato sin da subito tutte le precauzioni necessarie. Sono stati momentaneamente isolati in una stanza fino a che non è stato accertato il loro stato di salute. La struttura sanitaria ha fatto sapere che ad oggi “non risultano pazienti con diagnosi confermata di virus ebola”. Precisando poi che il centro, in quanto hub regionale, è pronto ad affrontare eventuali situazioni che si dovessero presentare. Già da un mese infatti l’Azienda Ospedaliera sta applicando i protocolli del caso: ogni paziente è sottoposto ad approfonditi esami del sangue con l’obbiettivo di escludere la grave patologia che si sta diffondendo a macchia d’olio in Africa. Gli esiti medici hanno rivelato che sia il nigeriano che il croato sono affetti dal parassita della malaria, trasportato dalla zanzara che vive nelle zone tropicali. In Italia si registrano circa mille casi all’anno. Quasi tutti contraggono la malattia all’estero, in genere America del sud, Africa o Asia. «Ebola, l’unica terapia è la prevenzione. E non sottovalutiamo i clandestini in arrivo dalle zone a rischio». Sul fatto si esprime così, il capogruppo regionale di Italia dei Valori Antonino Pipitone. «I due ricoveri di Padova ci proiettano in una dimensione di allarme che ci riguarda tutti, il rischio di contaminazione è elevato. Chiediamo all’assessore Coletto di attivare tutte le precauzioni necessarie e la massima allerta sanitaria” conclude Pipitone. Le rassicurazioni diffuse dall’Azienda Ospedaliera sono state accolte con soddisfazione anche da Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio Regionale Veneto e Leonardo Padrin, presidente della Quinta Commissione del Consiglio. «Sappiamo benissimo che l’emergenza ebola sta coinvolgendo e preoccupando tutti i Paesi Europei» hanno detto Ruffato e Padrin, «e la stessa Organizzazione mondiale della Sanità ha invitato in questo senso tutte le autorità di sanità pubblica ad intensificare i controlli sui propri territori. Il Consiglio regionale si attende quindi che sia sempre massima l’allerta da parte di tutte le strutture sanitarie regionali, intensificando i controlli su tutti i soggetti a rischio, offrendo sempre – come ha fatto l’azienda ospedaliera di Padova – informazioni tempestive e attendendosi ai migliori protocolli internazionali».
Il Mattino di Padova – 4 settembre 2014