Manca ormai un mese alla riunione del 26 gennaio prossimo in Regione che, a meno di ulteriori rinvii, dovrebbe sancire la scelta definitiva sulla collocazione del nuovo ospedale di Padova. Come noto, l’area di San Lazzaro indicata dal sindaco Massimo Bitonci, alle spalle del NetCenter e della KioeneArena (ex PalaFabris), pare aver messo d’accordo il governatore del Veneto Luca Zaia, il direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Claudio Dario, il commissario straordinario dello Iov Domenico Mantoan e il rettore dell’Università Rosario Rizzuto. E, quindi, sembra restare saldamente in testa.
Ma il presidente della Provincia Enoch Soranzo, supportato (tra gli altri) dal sottosegretario all’Ambiente Barbara Degani, dal senatore dell’Udc Antonio De Poli e dai tosiani Roberto Caon e Maurizio Conte, deputato il primo e consigliere regionale il secondo, continua a premere per far sì che venga ripresa in considerazione anche la superficie dell’aeroporto Allegri, nonostante l’Enac (che dovrebbe essere l’organo maggiormente competente in materia) abbia più volte dichiarato la non disponibilità dello scalo di via dei Colli.
Nel frattempo però, in attesa del summit forse decisivo, va registrato che il Comune ha deciso di cautelarsi qualora Finanza e Progetti Spa, cioè la compagine titolare del vecchio project financing di Padova Ovest, presentasse un secondo ricorso al Tar contro lo stesso Comune e la Regione. Infatti, dando retta alla sentenza dei giudici regionali, che hanno parzialmente accolto l’istanza della società vicentina (pur rigettando la richiesta di 150 milioni di euro di risarcimento danni), quest’ultima dovrebbe comunque essere coinvolta nell’affare, a prescindere dalla nuova area in cui si stabilirà di posizionare il futuro polo medico-sanitario. Insomma, se la querelle giudiziaria dovesse proseguire, Palazzo Moroni ha preferito non farsi trovare impreparato. E, dunque, ha stanziato circa 30mila euro per farsi difendere dall’avvocato Fulvio Lorigiola.
Il Corriere Veneto – 27 dicembre 2015