Brutta (ma, alla fine, inevitabile) sorpresa, sotto l’albero di Natale, per il nuovo ospedale di Padova. La giunta regionale, presieduta dal leghista Luca Zaia, ha infatti deciso, all’interno dell’ultimo assestamento del bilancio 2014, di «girare» altrove i 50 milioni di euro stanziati a marzo scorso, come prima tranche di un totale di 150 fino al 2016, proprio per il futuro polo medico-sanitario della città del Santo.
I soldi, di fatto in assenza di un progetto concreto e condiviso da tutte le parti in causa, dovrebbero essere «spostati» in quattro diverse direzioni: circa la metà (si stratta di una ventina di milioni) dovrebbe comunque essere destinata all’Azienda Ospedaliera di Padova per alcuni lavori di manutenzione «straordinaria» del complesso di via Giustiniani, mentre il resto dovrebbe essere diviso tra i nosocomi di Arzignano, Portogruaro e Dolo.
«Siamo purtroppo di fronte – attacca il consigliere regionale del Partito democratico, Claudio Sinigaglia – al primo effetto pratico degli scellerati provvedimenti assunti, non appena eletto sindaco di Padova, da Massimo Bitonci. Primo tra tutti, evidentemente, quello di cancellare il progetto del nuovo ospedale a Padova Ovest e, subito dopo, quello di mettere in campo ben quattro alternative nel giro di pochi mesi, nessuna delle quali minimamente credibile: dalla ristrutturazione dell’attuale complesso alla costruzione di un nuovo polo sul sito di quello esistente fino alle proposte, senza capo né coda, prima dell’area di via Corrado, dove oggi ci sono gli impianti di AcegasAps e i campi del Cus, e poi di quella di San Lazzaro, in una zona, dietro il NetCenter e il PalaFabris, già oberata da una grossa mole di traffico e dove qualcuno vorrebbe addirittura far transitare i treni ad alta velocità. L’unico progetto possibile – scandisce Sinigaglia, già vicesindaco della città del Santo – era e resta quello di Padova Ovest (quasi di fronte allo stadio Euganeo, ndr ). Ed è un vero peccato constatare che, se le liti tutte interne alla Lega tra Zaia e Bitonci non avessero affossato quel piano, a quest’ora avremmo già espropriato i terreni lungo corso Australia, proprio con quei 50 milioni di euro che la giunta regionale ha scelto di mettere da un’altra parte. In questo senso, il presidente del Veneto e il sindaco di Padova hanno gravissime responsabilità».
«Il consigliere Sinigaglia – replica il sindaco Massimo Bitonci – finge forse di non ricordare come, da marzo scorso ad oggi, siano emersi alcuni collegamenti sospetti, dando retta a certe inchieste della magistratura, tra una parte dei sostenitori del progetto di Padova Ovest e alcuni protagonisti del cosiddetto scandalo-Mose. Proprio questo, tra i tanti, è stato uno dei motivi che mi ha convinto a cestinare quel piano e a cercare una soluzione più valida. Peraltro, ricordo agli amici del Pd che, per acquisire più della metà dell’area di Padova Est, non sarà necessario alcun esproprio, dato che la superficie è già di proprietà comunale».
«La campagna elettorale è finita – ricorda l’ex vicesindaco reggente di Padova, Ivo Rossi (Partito democratico) – E, quindi, invito Bitonci a fare marcia indietro e a riprendere in mano l’unico progetto serio e fattibile, quello di Padova Ovest. Così facendo, d’altra parte, toglierebbe anche dall’imbarazzo il governatore Zaia che, non solo a parole ma pure nei fatti, è da sempre favorevole alla realizzazione dell’opera in corso Australia. Invece – osserva Rossi – se il sindaco continuerà ad intestardirsi su San Lazzaro e su magari qualche altra proposta irricevibile, a rimetterci sarà la nostra città che, dal punto di vista medico e sanitario, rimarrà inevitabilmente ferma al palo».
«Come consiglio regionale – interviene Leonardo Padrin (Forza Italia), presidente della Commissione Sanità a Palazzo Ferro Fini – abbiamo impegnato la giunta Zaia a pronunciarsi sulla definitiva collocazione del nuovo ospedale di Padova entro il 31 marzo prossimo e, comunque, prima della fine della legislatura». Ancora, dunque, circa tre mesi. E dopo, forse, sapremo.
Davide D’Attino – Il Corriere del Veneto – 20 dicembre 2014